Farmaco anti-epatite C arriva in commercio, il problema è il costo

E’ ufficiale: il farmaco contro l’epatite C sarà disponibile molto presto anche in Italia. Non un farmaco qualunque ma il preparato a base di sofosbuvir che nel 90% dei casi riesce a bloccare completamente la malattia, evitando il suo sviluppo e nuovi danni all’organismo. Si potrà dire addio all’interferone, terapia usata fino ad ora che però dava enormi effetti collaterali.

LA CIPOLLA PROTEGGE DAL TUMORE ALLO STOMACO

Con l’avvicinarsi della messa in commercio del farmaco l’Agenzia italiana per il farmaco ha interrotto l’uso compassionevole del Solvadi, già utilizzato da circa mille italiani malati; le cure saranno completate per quelle persone che ne hanno già fatto richiesta, per circa un anno o fino al trapianto per i pazienti pre-trapianto, sei mesi per i pazienti in post-trapianto. L’unico problema del farmaco a base di sofosbuvir rimane il costo, altissimo per il nostro sistema sanitario nazionale. Il servizio sanitario nazionale lo rimborserà, ma non lo darà subito a tutti i malati per i quali è indicato (tra 300 e 400 mila in Italia): per i primi mesi verrà somministrato gratuitamente solo ai circa 30 mila malati gravi.

Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha rassicurato i malati dicendo che verrà creato un apposito fondo per avere le risorse per garantire il farmaco. Ad oggi il numero di richieste totali nazionali di trattamento è di 1.431, mentre quello dei trattamenti approvati è 894, pari ad appena il 62,5% delle richieste.Il termine ultimo per i centri richiedenti per inviare le approvazioni ed eventuali informazioni mancanti relative a richieste presentate prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è il 15 dicembre 2014; le richieste non approvate dai comitati etici in tempi utili non saranno più erogabili nell’ambito del programma di accesso gratuito e il costo di trattamento derivante sarà, pertanto, a carico delle relative strutture sanitarie“, scrive l’Aifa in una nota.

Photo by Facebook

Gestione cookie