L’uveite è una patologia divenuta molto nota agli italiani perché da qualche tempo affligge l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: la prima volta nell’agosto 2013 e successivamente pochi giorni fa, costringendolo al ricovero all’ospedale San Raffaele di Milano. Ma cos’è l’uveite? Una malattia degli occhi che deve essere attentamente curata, altrimenti il rischio è di andare incontro a conseguenze gravi per la vista.
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Con il termine uveite si indicano comunemente le infiammazioni che colpiscono varie parti dell’occhio: la sclera, la retina e la cornea; si parla quindi di uveite anteriore, posteriore, intermedia o di panuveite se interessa entrambi le parti dell’occhio. La causa è solitamente una malattia autoimmune. La prima conseguenza di questa patologia è un dolore molto forte e una fotofobia, ossia l’impossibilità di stare in luoghi in cui ci sia molta luce; gli occhi lacrimano spesso e la vista si può annebbiare tanto che spesso questa patologia può essere confusa con la congiuntivite. La cura deve essere tempestiva, altrimenti si rischiano danni permanenti all’occhio e alla vista.
Le terapie sono solitamente a base di antibiotici, e colliri per evitare che si creino aderenze nell’occhio. La prognosi è quasi sempre favorevole e dopo poco l’occhio riprende la sua completa funzionalità, anche se l’uveite è una patologia soggetta a ricadute. Berlusconi ha attribuito questa patologia all’attacco con la statuetta del duomo, accaduto nel 2009, ma non ci sono prove che l’uveite sia stata provocata da quell’episodio. Secondo il medico personale di Berlusconi, Alberto Zangrillo, questa volta l’attacco all’occhio è più acuto, ma gli basteranno alcuni giorni di cure per ritrovare la completa funzionalità.
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