Osteopatia, la terapia manuale per guarire l’organismo

L’osteopatia è una terapia manuale, che si può accompagnare alla medicina classica; il metodo si base sul contatto fisico per diagnosticare e curare alcune patologie. L’approccio è casuale, ovvero ricerca la causa del dolore e non il sintomo, visto che molto spesso ciò che provoca il dolore è lontano da ciò che fa male. Questa disciplina si occupa dei problemi muscoli scheletrici e tramite questi individua la vera causa del disturbo; per esempio una postura scorretta può portare a bruciore di stomaco, stipsi, mal di testa, nausea. Allo stesso modo, un disturbo dell’intestino, dei reni o ginecologico può derivare da un problema scheletrico.

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Vi sono varie tecniche utilizzate nell’osteopatia: trattamento osteopatico generale, dove vengono manipolate le articolazioni, manipolazioni articolari che possono influire sulle terminazioni nervose; poi manipolazioni viscerali, che consentono di toccare gli organi dall’esterno e tecniche craniali, per ristabilire la vitalità dell’organismo. In Italia questa professione è svolta da circa 6000 persone, ma non è ancora regolamentata. Per questo si sta pensando ad un disegno di legge e ad un albo dei professionisti, per garantire qualità e professionalità ai malati.

L’efficacia dell’osteopatia è ormai provata: “È stato dimostrato che trattare i prematuri con osteopatia ne riduce la permanenza in ospedale in media di sei giorni. Inoltre, in Florida, su un campione di 1.550 pazienti con lombalgia sottoposti a trattamenti osteopatici si è visto un calo del 18% delle prescrizioni di farmaci e 74% di radiografie“, spiega Carlo Broggini, presidente dell’Associazione nazionale Osteopati(Apo). Le lombalgie, se trattate, diminuiscono del 75% mentre la prescrizione delle risonanze magnetiche si abbassa addirittura del 90%, con un notevole vantaggio sia per la salute sia per la spesa del servizio sanitario nazionale.

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