I succhi di frutta piacciono ad adulti e bambini e secondo la credenza popolare fanno bene, ma è vero? Una nuova ricerca della Swinburne University of technology (Australia) pubblicata sulla rivista Appetit, ha dimostrato come bere troppi di succhi di frutta possa danneggiare la salute, alzando notevolmente la pressione arteriosa causando ictus, infarto al miocardio e altre malattie del cuore, mentre uno studio dell’Università di Copenaghen ha evidenziato come in 42 tipi di succhi di frutta di 16 marche differenti vi fosse una presenza di antinomio notevolmente superiore al limite consentito dall’Unione europea.
INFLUENZA 2014: ARRIVA IL VACCINO TETRAVALENTE
L’antinomio è un elemento chimico, usato nella produzione di vernici, smalti, gomme. Molto tossico, nelle tabelle dei veleni è al pari dell’arsenico e può causare problemi cardiocircolatori e tumori. Nei succhi di frutta la presenza di antinomio sarebbe dovuta alle confezioni di Tetra Pak e Pet, con cui i succhi di frutta vengono distribuite; l’antinomio era poi presente maggiormente nei succhi più calorici e più ricchi di carboidrati e secondo i ricercatori proprio questi ultimi aiutano la sostanza a venire a contatto con il succo.
I risultati della ricerca non sono certo incoraggianti, anche se gli studiosi non possono escludere del tutto che la presenza del pericoloso elemento chimico sia dovuta a fattori esterni ai contenitori e che magari sia causata da una contaminazione degli ambienti in cui viene prodotto. Serviranno quindi ulteriori accertamenti per scoprire la causa di questo pericoloso fenomeno. Per ora possiamo dire che l’Unione Europea, dal 2012, vieta l’utilizzo di zuccheri aggiuntivi, conservanti ed edulcoranti artificiali nei succhi prodotti industrialmente, ma queste accortezza potrebbero non bastare. Meglio quindi mangiare frutta fresca, naturalmente più salutare, oppure scegliere succhi di frutta di marche conosciute e con confezioni di vetro.
Photo by Facebook