L’ipotiroidismo colpisce soprattutto le donne e interessa circa il 10-12% della popolazione sotto i 65 anni; quasi tutti i casi di questa patologia derivano da un malfunzionamento della tiroide o dall’asportazione della tiroide stessa, mentre più raramente possono derivare da farmaci usati per curare aritmie o per contrastare gli effetti del l’ipertiroidsimo. Nell’ipotiroidismo vi è un’incapacità della tiroide di assimilare gli ormoni necessari al suo corretto funzionamento. Anche la conduttrice tv Paola Perego ha dichiarato di aver sofferto di questa patologia e di averlo scoperto casualmente, dopo una serie di controlli effettuati a causa di un anomalo aumento di peso e di una stanchezza invalidante.
“..dopo vari esami mi è stato diagnosticato un ipotiroidismo. La mia tiroide non funzionava, per questo ero sempre stanca e dormivo male. L’altra conseguenza era il metabolismo rallentato, che mi aveva fatto ingrassare. Ho cominciato subito con una cura farmacologica: prendo una pastiglia al giorno a base di levotiroxina sodica“, dice la Perego. Proprio l’aumento di peso può essere un problema per chi è affetto da ipotiroidismo. La Perego ha ammesso di essere ingrassata 15 kg in poco tempo e di aver ritrovato il peso forma curando la tiroide e seguendo una dieta bilanciata. Altre conseguenze sono la costante sensazione di freddo, pallore, crampi e mestruazioni abbondanti.
Solitamente il primo esame da fare è quello del sangue, seguito da un’ecografia che permette di scoprire se ci sono dei noduli nella tiroide e iniziare una cura per ridurli, cosa che avviene nel 20% dei casi soprattutto durante i primi 6 mesi dall’inizio della terapia. La terapia, per via orale, è quasi sempre a base di levotiroxina sodica e in aggiunta i medici consigliano di modificare la propria dieta, preferendo cibi ricchi di sodio e fibre.