Prima o poi l’argomento doveva essere trattato e, considerando che siamo in inverno ed è il periodo più adeguato per combatterla, evitando di ricorrere ai rimedi dell’ultimo minuto, affrontiamo in modo più o meno sereno il “dramma” della cellulite, ovvero quell’ antiestetico accumulo di grasso che si deposita tra pelle e muscolo e che provoca il tanto famoso quanto odiato effetto “a buccia d’arancia”.
Ne soffre la maggior parte delle donne, magre o grasse, alte o basse, rosse, bionde o brune: sono pochissime le fortunate che possono permettersi di dire “io non ho cellulite”. Se alcune di noi sono geneticamente segnate da questo inestetismo, in particolare in fase di cambiamenti ormonali (pubertà e gravidanza), la sua causa più comune è una vita sregolata, piena di sigarette, molto sedentaria e un regime alimentare disordinato.
Creme anti cellulite, fanghi del Mar Morto, Rosso ed Egeo, gel dall’effetto refrigerante o avvampante -quasi anestetizzanti – possono essere un legittimo aiuto per combattere i cuscinetti su cosce, glutei e pancia, ma non bastano. La pelle, infatti, è costituita da due strati fondamentali: l’epidermide, livello esterno e sottile, dove possiamo stendere la nostra prodigiosa cremina ed il derma, più denso e profondo, formato da cellule connettivali tra le quali circola la linfa che, oltre a portare sostanze nutritive ed ossigeno alla pelle, elimina le scorie. Ed è proprio a causa di un mancato smaltimento delle sostanze nocive che il derma si infiamma e si ispessisce provocando l’accumulo di grasso.
Prevenire, migliorare e, con molta costanza, eliminare la cellulite non è impossibile ma è sicuramente faticoso. Il primo passo, quello più facile e più economico, è bere moltissima acqua – almeno 2,5 litri al giorno, suggeriscono gli esperti – perché è fonte del ricambio idrico dell’organismo, agevola il flusso circolatorio ed evita il deposito di elementi indesiderati nei tessuti.
Scegliere cibi ricchi di acqua, come frutta e verdura ci aiuta a raggiungere il nostro obiettivo più facilmente, ma anche abolire il fumo ed evitare il più possibile il sale, i quali inibiscono l’eliminazione dei residui, sono ottime norme. Più difficile è limitare pasta, pane e dolci vari, in poche parole i carboidrati complessi che ostacolano il nostro percorso verso un paio di gambe perfette. Massaggi drenanti, tisane che stimolano la diuresi e depurano l’organismo (come per esempio finocchio ed Aloe) sono risorse utili ma se non si affianca un allenamento regolare e costante non avremo i risultati desiderati.
La parte più difficile è cercare di fare tutte queste cose insieme ed essere tenaci, procedere con decisione e non scoraggiarsi se i primi risultati tardano ad arrivare. Per non farci tentare, soprattutto nel periodo di Natale da leccornie varie, ricordiamoci che una fetta di pandoro (circa 420 calorie) ci impiega meno due ore per essere digerita, meno di due giorni per depositarsi sui fianchi e necessita di almeno trenta minuti di attività intensa e giornaliera per essere smaltita.