Chewing gum alle erbe: attenzione alle allergie

In Italia si sta diffondendo sempre di più il consumo di prodotti a base di erbe e piante medicinali, ma esse possono aumentare il rischio di nuove allergie. Secondo quanto emerso durante il quarto congresso Ifiaci e il 27simo congresso nazionale della Siaaic (Società italiana allergologia, asma e immunologia) svoltosi a Roma, a provocare le reazioni allergiche potrebbero essere anche le comuni gomme da masticare.

Anche chewing gum e travel gum – ha affermato Sebastiano Gangemi, direttore di Uoc e della Scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica all’Università di Messina – sono in grado di evocare risposte molto severe a livello della mucosa del cavo orale. Questi prodotti vengono normalmente usati per veicolare nicotina, scopolamina e per il trattamento della cinetosi“. La cannella e la camomilla, ha poi sottolineato il professore, possono essere presenti come fragranze anche in dentifrici e colluttori: “Esse contengono molte sostanze farmacologicamente attive, possono provocare reazioni avverse a carico dei tessuti orali, quali vescicole, ulcerazioni, esfoliazioni gengivali, cheratosi ed erosioni“, ha detto Gangemi.

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Gli esperti hanno inoltre spiegato, nel corso dei congressi, che le piante medicinali sono usate in tisane, ansiolitici, antidepressivi (hypericum perforatum), farmaci per i disturbi della menopausa (cimicifuga racemosa), per la guarigione di ferite e per la salute del fegato. Spesso sono consigliate per alleviare i dolori mestruali e post-parto e per il colon irritato, dunque la loro assunzione è sempre più diffusa.

Tra le erbe il citrus aurantium, più comunemente detto arancio amaro, avrebbe un potenziale rischio di tossicità cardiaca, proprio per questo il ministero della Salute ne ha ridotto la produzione in commercio; il piper methysticum, dagli effetti afrodisiaci, inebrianti e ansiolitici è stato invece del tutto ritirato in molti Paesi per la segnalazione di gravi danni al fegato.

Alla luce dei problemi di sicurezza relativi a queste piante medicinali, comunemente vendute come integratori alimentari – ha dichiarato Gioacchino Calapai, farmacologo dell’Università di Messina e componente della commissione sui farmaci vegetali dell’Agenzia europea del farmaco – è bene sottolineare che esiste una normativa nazionale derivata da una direttiva europea che permette di registrare all’Aifa i prodotti a base di piante medicinali, così come accade con i farmaci“.

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Un’elenco che permetterebbe una valutazione di rischi e benefici dei prodotti in questione, oltre a garantire a medici e farmacisti l’utilizzo di prodotti terapeutici efficaci. Ma per chewing gum, colluttorio, dentifricio e tisane non serve nessuna prescrizione medica, dunque gli esperti dovranno continuare i loro studi per capire quali sono i prodotti veramente allergici.

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