Dispetti e ripicche riportano la pace, possibile?

Gli scoppi di cattiveria fanno bene? A quanto pare sì. Secondo una nuova ricerca americana, i dispetti e le ripicche possono riportare addirittura la pace. Il risultato inaspettato è emerso da un’indagine condotta dagli psicologi della Washington State University, pubblicata di recente su Psychological Assesment e ripresa dal New York Times. Lo studio è stato effettuato su un campione di 297 adulti e 946 studenti del college americano.

I dispetti sono un costrutto sottovalutato, ignorato e poco studiato dagli psicologi, invece valutarlo è uno strumento utile per comprendere i disordini della personalità e i tratti del carattere“, hanno spiegato i ricercatori. Conflitti più o meno grandi sono inevitabili in qualunque relazione personale, specie nelle coppie, solo che in alcuni casi vengono manifestati e in altri restano latenti. Nel 2008 già alcuni studiosi dell’Università del Michigan avevano verificato l’importanza del litigio nella vita di coppia, affermando che per chi era solito reprimere la rabbia aumentava il rischio di morte. Gli scienziati erano arrivati a tale conclusione dopo aver analizzato ben 192 relazioni. Non sbaglia dunque il proverbio “L’amore non è bello se non è litigarello”, ma secondo la recente ricerca della Washington State University un pochino di cattiveria e qualche dispettuccio in più fanno bene in qualunque individuo.

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Dall’indagine sono emersi 17 differenti modi di vendicarsi; è stato scoperto che gli uomini hanno livelli di cattiveria superiori a quelli delle donne e che i giovani sono più perfidi degli anziani. Ma la scoperta più interessante è stata un’altra: il meccanismo generatore dei dispetti e delle ripicche può anche essere positivo da un punto di vista evoluzionistico, perché, a quanto pare, i dispettosi eliminerebbero i dispettosi. Inoltre la cattiveria è un meccanismo di difesa che rivela grossi sensi di colpa e rappresenta l’altra faccia della coscienziosità. Gli scoppi di rabbia per i ricercatori hanno perfino un lato positivo e sono l’altra faccia della correttezza.

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