Whatsappite, quando la chat diventa una malattia

Si può soffrire di “Whatsappite”? A quanto pare sì. La singolare diagnosi è stata ricevuta da una donna di 34 anni alla 27sima settimana di gravidanza e pubblicata sulla rivista scientifica Lancet. Dopo 6 lunghe ore trascorse digitando messaggini sul suo smartphone, la futura mamma si è svegliata con un forte dolore ai polsi: “Signora, lei ha la whatsappite“, così i medici l’hanno informata dell’inedita patologia che potrebbe già essere molto diffusa nel mondo, anche se non ancora diagnosticata.

La donna, anche lei medico, aveva passato la notte della vigilia di Natale al lavoro e così la mattina successiva l’aveva dedicata a inviare sms di auguri ignara delle conseguenze del suo continuo digitare. Tenere in mano per 6 ore consecutive 130 grammi di cellulare e muovere senza interruzione entrambi i pollici l’ha portata in ospedale. I medici che l’hanno visitata le hanno diagnosticato una tendinite. L’esame delle mani ha rivelato un disagio alla palpazione della stiloide radiale nel momento in cui muoveva i pollici.

LEGGI ANCHE: FACEBOOK, I POST POSITIVI CONTAGIANO GLI AMICI

La diagnosi per il dolore bilaterale ai polsi è stata di Whatsappite – ha scritto Ines Fernandez Guerrero, che ha descritto il caso – il trattamento è consistito in farmaci antinfiammatori e astinenza totale dai messaggini, con un miglioramento solo parziale anche per il fatto che la paziente non ha seguito la prescrizione e ha scambiato di nuovo messaggi il 31 dicembre“. Nel 1990 aveva fatto scalpore il primo caso di “Nintendite”, lesione legata all’uso sfrenato dei videogiochi; ora è il momento della “Whatsappite”: con l’avanzare della tecnologia quanti nuovi disturbi nasceranno ancora?

Gli esperti hanno spiegato che si tratta di tenosinoviti, infiammazioni che coinvolgono la guaina dei tendini dei muscoli flessori della mano e sono causati proprio dal continuo uso di smartphone e tablet. “I medici – riporta inoltre l’articolo di Lancetdevono essere consapevoli di questi nuovi disturbi“. Quello della mamma medico sarà forse solo il primo caso del filone delle whatsappiti, la cui cura è semplice e drastica: completa astinenza da smartphone. Ma la donna non ha resistito a lungo e alla prima occasione, il Capodanno, è tornata a scambiare auguri via sms.

Foto by Facebook

Gestione cookie