I dolcificanti vengono ampiamente utilizzati nelle diete come alternativa allo zucchero ma non sono salutari.
Da anni si parla, grazie alle ricerche condotte in merito, di quanto l’uso dei dolcificanti possa essere rischioso per la salute. Oggi arriva la conferma e anche l’allarme da parte dell’OMS che invita a fare attenzione.
Non si tratta solo di evitarne l’uso a lungo termine ma di non adoperare questi prodotti in generale nella vita quotidiana perché non compatibili con un’alimentazione sana e bilanciata.
I dolcificanti vengono metabolizzati solo in parte e contengono spesso delle sostanze chimiche che possono essere pericolose per l’organismo. L’EFSA, Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, spiega che questi prodotti, utilizzati saltuariamente, non sono problematici. La questione si pone quando si vanno a superare le dosi utilizzando il dolcificante, ad esempio, più volte al giorno.
L’uso di sostituti dello zucchero è una pratica comune, non solo a livello domestico. Molti bar oltre ad offrire zucchero bianco e di canna ormai hanno sempre anche un terzo elemento dato da un dolcificante. Tale pratica non solo non è necessaria ma non è nemmeno utile ed induce il corpo ad assorbire sostanze che dovrebbero essere evitate.
Pensare in questo modo di migliorare la propria dieta, è sbagliato. Non ci sono fondamenti scientifici a riguardo e prima di fare queste variazioni per notizie che circolano è fondamentale sempre chiedere un parere ad un medico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità pone l’accento sull’uso dei dolcificanti e ne sconsiglia l’uso perché non solo non sono utili alla perdita di peso ma inducono anche la comparsa di alcune malattie. Le nuove linee guida sono state aggiornate, quindi quello che prima era un consiglio ora diventa un invito con molte precisazioni.
Nel documento si legge che l’uso di questi prodotti ha potenziali effetti indesiderati come aumento del rischio di diabete, malattie cardiovascolari, mortalità. La raccomandazione, specifica l’OMS, è per tutti i dolcificanti sintetici, sia naturali che modificati, quindi per tutti quelli che non sono classificati come zuccheri e che contengono: acesulfame K, aspartame, advantame, ciclamati, neotame, saccarina, sucralosio, stevia e derivati della stevia
Inoltre si invita a fare attenzione in modo specifico all’alimentazione. L’invito dei nutrizionisti, per controllare il livello di zucchero, è imparare a farne a meno, prediligendo alimenti naturali e non zuccherati e imparando così a nutrirsi correttamente. Un cucchiaino di zucchero non ha mai fatto male, ma imparare, ad esempio, a bere il caffè amaro, soprattutto quando si assume una dose alta di caffeina durante la giornata perché si sta seguendo una dieta, è altamente consigliabile.
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