La chirurgia plastica è detraibile? Ecco quando si può chiedere il rimborso per le spese sostenute per la propria bellezza.
Sia che si scelga di farne ricorso una volta o ripetutamente nel tempo per vari approcci, sicuramente la chirurgia plastica comporta una spesa notevole e impegnativa che non è per tutti né tanto meno facile da sostenere.
Si tratta di un approccio volto al miglioramento estetico ma talvolta la chirurgia estetica può essere di grande aiuto per sistemare l’aspetto di cicatrici o per risolvere altri problemi che sono sorti dopo patologie importanti e non è quindi solo un vezzo.
Chirurgia plastica detraibile: ecco quando si può chiedere il rimborso
Sono sempre più numerose le persone che scelgono d’investire nella propria bellezza sottoponendosi, in alcuni casi, anche a trattamenti periodici di chirurgia estetica, ma le spese che si sostengono in questo ambito sono detraibili?
Nella dichiarazione annuale dei redditi è possibile inserire come voce di spesa quella medica, quindi rientrano tutte le spese di medicinali, prodotti relativi, visite mediche ed esami nella misura dell’Irpef calcolato al 19%. Ma è possibile inserire qualunque cosa? L’Agenzia delle Entrate è intervenuta in merito proprio per chiarire in quali casi è possibile inserire la voce nel 730 e quindi ricevere un rimborso di tipo economico per la spesa effettuata.
La chirurgia estetica può essere riportata all’interno del documento e quindi avere l’agevolazione della detrazione prevista per le altre spese mediche ma c’è un elemento a cui fare attenzione: non è tutto rimborsabile.
Gli interventi previsti sono solo quelli di tipo necessario quindi che devono essere fatti dalla persona per recuperare la normalità sia dal punto di vista sanitario che funzionale. Rientrano però anche quegli interventi relativi ad elementi che sono per la persona un problema tale da essere fonte di disagio psicologico.
La detrazione quindi funziona come per le altre voci di spesa, nel modello 730 si andranno ad inserire alla voce apposita tutti quei dettagli relativi alle questioni mediche se superiori a 129.11 euro. Per la detrazione è fondamentale avere dati di tracciabilità del pagamento, come per ogni altro elemento di spesa. Questo vuol dire che oltre ad un metodo apposito bisogna valutare anche tutta la documentazione accessoria e custodirla per eventuali controlli del Fisco.
Tutte le voci, dall’acquisto di medicine alle visite mediche, compaiono direttamente in precompilata. Capita però, soprattutto per le visite private, che queste possano sfuggire. In questo caso se il 730 è fatto a casa è opportuno accedere con SPID o CIE al sito INPS e caricare tutto ciò che manca, in alternativa basta conferire la documentazione utile al commercialista per la compilazione diretta del modello insieme a tutti gli altri documenti.