Per tutti gli amanti delle piante, è il momento di dire addio al fertilizzante chimico, scopriamo una soluzione naturale.
Chi ama le piante conoscerà bene la natura chimica di tutti i prodotti che vengono utilizzati sulle stesse e che, alla lunga, rischia di causare problemi.
I fertilizzanti sono sostanze capaci di fornire alle piante i nutrienti essenziali per la loro crescita e il loro sviluppo, come azoto, fosforo e potassio. Si possono distinguere due tipologie fondamentali di fertilizzanti: quelli chimici di sintesi e quelli organici, prodotti con materiali di origine animale o vegetale.
Sempre più persone, tra gli amanti delle piante, utilizzando fertilizzanti naturali che aiutano le piante di casa a crescere, ma quali sono quelli giusti da scegliere?
I fertilizzanti chimici perché sono da evitare assolutamente
I fertilizzanti chimici, quelli che normalmente troviamo negli scaffali dei negozi, sono composti da sali minerali solubili in acqua facilmente assorbibili dalle radici delle piante. Presentano il grande vantaggio di fornire in poco tempo e in maniera molto concentrata gli elementi nutritivi di cui le nostre piante hanno bisogno. Tuttavia, comportano anche numerosi svantaggi e addirittura pericoli:
- Rappresentano un problema di inquinamento per l’ambiente quando l’azoto in eccesso finisce nei corsi d’acqua, dove alimenta la proliferazione di alghe dannose
- Alterano l’equilibrio ecologico del terreno, uccidendo i microbi utili che compongono il suolo fertile
- Comportano un costo economico elevato, che ricade sui consumatori
Si tratta chiaramente di una scelta non sostenibile e che può provocare danni a un intero ecosistema, e non solo a una piccola pianta, la cui salute deve comunque essere preservata.
Proprio per questo l’ideale è optare per dei fertilizzanti organici che si possono facilmente realizzare in casa grazie a delle semplici “ricette”.
La ricetta del perfetto fertilizzante ecosostenibile: ecco perché non devi buttare le bucce di banane
I fertilizzanti organici, invece, come accennato poco fa, vengono prodotti a partire da materiali di scarto presenti nelle nostre case, come bucce e fondi di caffè, gusci d’uovo, e più in generale avanzi di cucina. La loro composizione è molto più equilibrata e simile a quella del terreno naturale, avvicinandosi al concetto di agricoltura biologica.
La ricetta per poter preparare un ottimo fertilizzante in casa ci viene data da un utente di Instagram che vanta ben 293.000 follower: @Patchplants. Gli esperti di questa pagina ci suggeriscono di non buttare assolutamente le bucce di banana, ma di prenderle e di metterle per tutta la notte dentro un bicchiere di acqua: in questo modo i minerali che sono presenti nella buccia potranno essere estratti con i tempi giusti una volta tolta la buccia avremo un ottimo fertilizzante pieno di nutrienti che faranno benissimo alle nostre piante.