Le patatine fritte piacciono un po’ a tutti, sia come contorno sia come stuzzichino. Attenzione, però, possono avere un effetto collaterale che pochi conoscono.
Ci sono dei cibi che sono spesso considerati irresistibili, al punto tale da non riuscire a rinunciarci o quasi se qualcuno propone di mangiarli. Poco importa se lo si aveva fatto magari anche solo il giorno prima. Anzi, sono talmente amati da essere considerati ideali sia da accompagnare ad altro, sia singolarmente, quando si vuole fare un aperitivo o anche semplicemente quando si ha un buco allo stomaco da colmare.
Questi tipi di alimenti sono letteralmente adorati da persone di tutte le età. Tra i cibi italiani ce ne sono essenzialmente due che entrano a pieno titolo in questa categoria: la pizza e le patatine fritte.
Perché piacciono le patatine fritte
Una tira l’altra, è un po’ questa la reazione che la maggior parte delle persone ha nel momento in cui ha davanti un piatto di patatine fritte. Fermarsi sembra davvero difficile, nonostante tutti sappiano che mangiare troppi fritti non faccia del tutto bene al nostro organismo.
Ma qual è il motivo che le rende così amate? Molti non lo sanno, ma si deve risalire all’antichità per individuarne la causa. Come riportato da Focus, i primi Homo Sapiens non potevano certamente contare su molto cibo, non solo a livello di qualità, ma anche di varietà. Non solo, erano anche costretti a stare in continuo movimento per procurarselo, al punto tale da camminare per ore.
Uno stile di vita come quello era pesante da portare avanti ma, inevitabilmente, richiedeva la necessità di immagazzinare una grande quantità di energia per sopravvivere, che poteva arrivare dagli alimenti più grassi e calorici.
Ora questo problema non c’è più, ma il sapore appetitoso delle patatine fritte è innegabile, ed è per questo che anche nell’epoca moderna molti non ne riescano a fare a meno, pur sapendo che può portare anche ad accumulare chili di troppo.
Uno spiacevole effetto collaterale
Almeno per ora l’unico motivo che potrebbe far desistere molti dalla possibilità di mangiare a ripetizione patatine fritte è dato dalla volontà di preservare stomaco e intestino, ben sapendo quanto possa far male consumare troppi fritti. Attenzione, però, c’è un’altra conseguenza da non sottovalutare e che non dovrebbe essere trascurata.
A metterlo in evidenza è uno studio che ha coinvolto più di 140 mila persone effettuato dalla celebre università di medicina cinese Zhejiang University, da cui è emerso un peggioramento negli stati di ansia per la cui cura può aiutare un rimedio naturale e depressione da parte di chi assume troppi fritti nella sua dieta, le patatine in modo particolare.
La responsabilità sarebbe da addebitare a una sostanza che prende il nome di acrilammide, un contaminante prodotto nei cibi ricchi di amido quando vengono fritti, cotti al forno, arrostiti o cotti ad alte temperature. Questo può avere un’influenza sulla salute mentale delle persone, specialmente in chi sta vivendo una situazione particolarmente difficile.
Del resto, si sa quanto i fritti possano fare male all’intestino, ma questo a lungo andare può avere conseguenze anche sullo stato del cervello. In alcuni casi sono stati inoltre riscontrati problemi riproduttivi, danni ai nervi e, addirittura, cancro.
Come evitare quindi tutto questo? L’ideale sarebbe evitare alte temperature di cottura e, in generale, i cibi fritti, oltre a zuccheri aggiunti e conservanti. Molto meglio, invece, inserire nella propria alimentazione cibi integrali e minimamente lavorati, anche se spesso non sono tra i più amati.