A causa della variante Delta, ormai predominante nel Regno Unito, anche in Italia negli ultimi giorni la curva epidemiologica è tornata a salire. Al momento sono circa 60mila gli italiani vaccinati anche con la sola prima dose e molti studi recenti si sono interrogati sull’efficacia dei vaccini contro la variante.
Quattro nuovi studi sull’efficacia dei vaccini
Sull’efficacia della vaccinazione contro la variante Delta molti studi di pubblicazione recente hanno rilevato qualcosa di nuovo. Il Financial Times ha riordinato i risultati di 4 nuove ricerche sviluppate in Israele, Canada, Scozia e Inghilterra. Gli studiosi si sono posti alcune semplici domande: quanto incide la vaccinazione sul contrasto delle varianti? Quali sono le differenze nell’efficacia tra i vaccini come AstraZeneca e quelli ad mRna come Pfizer?
Variante Delta, i numeri dell’efficacia di Pfizer e di AstraZeneca
Gli studi realizzati in parti diverse del mondo riportano dati relativamente diversi sull’efficacia di Pfizer ed AstraZeneca contro la variante Delta. Come riportato dal Times, infatti, con una dose Pfizer avrebbe un’efficacia del 56% per lo studio canadese e del solo 33% per gli altri studi (inglese e scozzese). Con vaccinazione completa, invece, la protezione passa al 64% (nello studio israeliano) o oscilla dall’83% (studio scozzese), all’87% (ricerca canadese e inglese). I dati in percentuale risultano essere un po’ più bassi per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca. Con una sola somministrazione, infatti, la ricerca scozzese e quella inglese rilevano un’efficacia del 33%, che sale al 60% con la seconda dose. In entrambi i casi, però, le percentuali sono molto alte per ciò che riguarda l’efficacia nell’evitare il ricovero in ospedale. La protezione dalle forme più gravi del Covid-19, infatti, sarebbe garantita al 93-96% con Pfizer e all’88% con AstraZeneca con entrambe le dosi. Scende di poco (tra il 71 e il 78%) con una sola dose.
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