Non si fermano gli studi scientifici intorno ai vaccini anti-covid e alla loro durata. Un recente studio dell’Università di Oxford ha stabilito che l’immunità del vaccino AstraZeneca dura anche dopo un anno dalla singola dose. Un altro studio americano, invece, si è pronunciato sui vaccini a mRna come Moderna e Pfizer, che sarebbero in grado di proteggere l’organismo per anni dopo la vaccinazione.
AstraZeneca, il nuovo studio dell’Università di Oxford
Secondo quanto stabilito da uno studio dell’Università di Oxford, presto pubblicato su Lancet, sembrerebbe che il vaccino AstraZeneca conferisca immunità al covid-19 anche dopo un anno dalla prima dose. I risultati ottenuti dal team di ricercatori, infatti, hanno dimostrato che permane un livello elevato di anticorpi anche dopo un anno dalla singola dose. La stessa ricerca ha anche rilevato che con un intervallo di 45 settimane tra la prima e la seconda dose l’organismo risponde con titoli anticorpali di quattro volte superiori rispetto ad un intervallo standard di 12 settimane. Ciò significa che un periodo di tempo più lungo tra la prima dose e il richiamo potrebbe garantire un’immunità più forte all’organismo. Da ciò emerge una notizia rassicurante per tutti quei paesi che dispongono di poche dosi di vaccino.
La protezione dei vaccini anti-covid a mRna durerebbe negli anni
Un altro studio realizzato negli Stati Uniti d’America, invece, dimostra come i vaccini a mRna come il Moderna o il Pfizer possano proteggere l’organismo per anni dopo la prima somministrazione. A scoprirlo è stato un team di scienziati della Washington University School of Medicine di S.t Louis. I risultati pubblicati sulla rivista Nature indicano che potrebbe non essere necessario in futuro il richiamo del vaccino anti-covid ogni anno. Come ha spiegato ad AdnKronos il professor Clerici, docente dell’Università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, è come “se noi avessimo un cannone che spara i suoi proiettili solo se c’è il virus in tua assenza questo cannone se ne sta lì pronto e quando il virus si dovesse ripresentare avrebbe il macchinario per produrli“.
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