Le piante grasse vengono scelte spesso da chi ritiene di non avere un pollice verde e pensa che abbiano bisogno di poche cure per rimanere in vita. In realtà anche questo tipo di piante necessità di molte attenzioni. Ecco, ad esempio, come prendersene cura al meglio durante i mesi estivi affinché vivano a lungo.
Le piante grasse, definite anche succulente, sono in grado di adattarsi anche ai climi più caldi. Per questo motivo non vanno annaffiate troppo spesso o con annaffiature troppo abbondanti. Nonostante ciò, idratare le piante grasse è importante affinché sviluppino radici forti e sane che crescano anche in profondità. Ma come innaffiare questa tipologia di piante? Il consiglio è quello di immergere il vaso interamente nell’acqua e subito dopo aspettare che tutta l’acqua in eccesso defluisca prima di rimetterlo all’interno del suo copri-vaso. Se, invece, la pianta presenta molte spine, allora è il caso di utilizzare un nebulizzatore o versare l’acqua con un misurino.
Per quanto riguarda la frequenza con cui annaffiare le piante grasse, va precisato che troppa acqua rischia di far morire la pianta mentre poca acqua può comprometterne nello sviluppo. Ecco perché è importante misurare bene le quantità in base all’esposizione al sole e alle temperature. In inverno, infatti, le piante grasse devono rimanere in casa in un luogo ben soleggiato e possono essere innaffiate ogni 25 giorni. D’estate, però, le piante succulente necessitano di cure diverse: è preferibile spostarle all’aperto, innaffiandole circa ogni 10 giorni e controllando sempre l’umidità della terra. In entrambi i casi, infatti, per valutare se sia il caso di innaffiare o meno potete toccare con un dito il terriccio e, se risulta ancora umido, allora significa che l’irrigazione può aspettare ancora qualche giorno.
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