La dieta per la salute della prostata: come prendersene cura a tavola

Prendersi cura della prostata è un’azione da svolgere ogni giorno tramite le buone abitudini da attuare anche a tavola. La dieta alimentare salutare è consigliata non solo per chi presenta infiammazioni o ingrossamenti, ma per tutti coloro che vogliono prendersi cura della propria salute. Ecco, dunque, quali sono i cibi da portare a tavola e quelli da evitare o di cui limitare il consumo.

Ci si può prendere cura della prostata anche a tavola?

Generalmente i medici consigliano di effettuare almeno un controllo annuale per verificare la salute della prostata. Soprattutto dopo una certa età, infatti, è consigliabile prenotare una visita urologica. Per aiutare l’organismo è necessario seguire anche una sana alimentazione e nella dieta della prostata ci sono cibi più consigliati di altri. Soprattutto se si hanno problemi alla prostata, infatti, bisogna evitare il consumo dei cibi che favoriscono l’infiammazione ed è consigliabile, al contrario, prediligere quegli alimenti che presentano proprietà antiossidanti. Ecco quali sono i cibi sani e quelli da evitare.

Dieta della prostata: i cibi sani e quelli da evitare

Se si vuole seguire una dieta che miri a tutelare la salute della prostata, bisogna prediligere i cibi sani ed in particolar modo le verdure. Carote, broccoli, albicocche e spinaci sono solo alcuni dei cibi più salutari. Anche la vitamina E, che si trova ad esempio, nell’olio extra-vergine d’oliva è un toccasana per la salute, così come la vitamina C contenuta negli agrumi, nella frutta e in alcune verdure come il cavolfiore. Da evitare assolutamente, invece, i cibi e le bevande che aumentano l’infiammazione tra cui i superalcolici, il caffè, la birra e le spezie troppo forti. Da limitare, inoltre, il consumo di pesci grassi, di carne rossa e di formaggi grassi. Come sempre è fondamentale assumere almeno due litri di acqua al giorno e affiancare alla dieta una corretta attività fisica. Prima di intraprendere diete particolari, inoltre, è sempre opportuno chiedere il parere del proprio medico.

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