Firmato il regolamento per il Green Pass europeo: come funziona dall’1 luglio

I presidenti delle istituzioni UE hanno approvato a Bruxelles il regolamento che istituisce il Green Pass europeo con validità a partire dal prossimo 1 luglio. Il certificato potrà essere rilasciato dalle autorità in formato cartaceo o digitale e alcune misure sono lasciate all’autonomia decisionale dei vari Stati dell’Unione Europea. Ecco come funziona il Green Pass europeo, a cosa serve ed in quale modo è possibile richiederlo.

Approvato il nuovo regolamento per il Green Pass europeo: valido dall’1 luglio

Sarà valido dal prossimo 1 luglio il regolamento sul Green Pass europeo, essenziale per tutti i viaggiatori che si recheranno all’Estero, e non solo. Possiederanno il certificato tutti i cittadini europei che presentano determinati requisiti. Sono considerati idonei a riceverlo, infatti, coloro che hanno ricevuto il vaccino, coloro che possono certificare la guarigione dal Covid-19, ed infine tutti coloro che si sottopongono ad un test il cui risultato è negativo. Le autorità nazionali rilasceranno il Pass gratuitamente, scegliendo tra il formato cartaceo e quello digitale. Indispensabile è la presenza del Qr code, che consentirà di verificare la sua validità in tutti i Paesi dell’Unione Europea.

Chi può richiedere il Pass e in che modo

Coloro che ottengono il certificato dovrebbero essere esentate, in viaggio, da eventuali test e quarantene. Per ottenere il Green Pass europeo bisogna aver ricevuto almeno da 14 giorni l’ultima dose di vaccino. Ricordiamo che si parla di due dosi per AstraZeneca, Pfizer e Moderna, e di una sola dose per Janssen (J&J). In alternativa possono ottenere il Pass anche le persone che sono guarite e che hanno ricevuto anche una sola dose di vaccino. Questa combinazione di fattori, infatti, viene considerata sufficiente una protezione dal virus. Le persone guarite dal coronavirus, inoltre, dovrebbero essere escluse dall’obbligo di presentare il test, almeno per i 180 giorni successivi ad un test Pcr positivo. Tutti gli altri soggetti (non guariti e non vaccinati), invece, dovranno eseguire il test: si prevede una validità di 72 ore per i test Pcr o molecolari, e di 48 ore per quelli rapidi antigenici.

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