È stato approvato in America l’anti-Alzheimer aducanumab. Il farmaco ha ottenuto un sì dopo 18 anni e oltre 260 sperimentazioni cliniche. Come ha dichiarato al Adnkronos Salute Luca Pani, ex direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), oggi professore all’Università di Miami negli USA e di Modena in Italia, la decisione non è stata facile. Ma ecco in cosa consiste questo farmaco e cosa accadrà in Europa.
Approvato in America l’anti-Alzheimer aducanumab
L’Alzheimer è una malattia per cui al momento esistono poche cure disponibili. Per questo motivo sta ottenendo molta risonanza la notizia dell’approvazione del farmaco aducanumab. Il primo sì arriva negli Stati Uniti d’America dopo oltre 18 anni di ricerca e sperimentazione. Questo farmaco, inoltre, è il primo in assoluto ad essere approvato per questa malattia. Il suo punto di forza è quello di rappresentare una terapia diretta contro le placche di beta-amiloide cerebrale, che figura come uno dei meccanismi che si pensa che possano causare la malattia.
Cosa farà l’Europa? Atteso il parere degli esperti
Mentre una parte della comunità scientifica mondiale festeggia il nuovo successo per la ricerca, gli occhi sono puntati sulla scelta che prenderà l’Europa. Cosa farà, infatti, l’agenzia del farmaco Ema? La scelta non è per nulla semplice, complicata dai dati che non assicurano al momento nessuna certezza riguardo al beneficio clinico totale. I dati presentati dai ricercatori, infatti, hanno lasciato dubbi e incertezze e hanno diviso nelle settimane passate l’opinione della comunità scientifica. Come ha dichiarato l’ex Dg Aifa ad AdnKronos: “come sempre devono fare i regolatori, l’agenzia americana ha concluso che i benefici di una terapia a base di aducanumab per i pazienti con la malattia di Alzheimer superavano i rischi“. Non resta che attendere l’opinione dell’Europa nelle prossime settimane.
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