La dieta che aumenta la concentrazione: cosa mangiare per aiutare la mente

Stanchezza e difficoltà di concentrazione sono situazioni che possono riguardare tutti e che possono essere affrontate anche a tavola. È ormai ben noto che le scelte alimentari possono influenzare le prestazioni della nostra mente. A volte, infatti, basta riflettere su ciò che portiamo a tavola per capire il motivo per cui ci sentiamo spossati o poco concentrati. Una causa comune, infatti, riguarda l’indice glicemico che può influenzare i livelli di concentrazione e l’umore. Ecco, dunque, quali sono gli errori più comuni e gli alimenti da inserire nella dieta.

Dieta della concentrazione: i consigli per aiutare la mente

L’alimentazione è la dieta quotidiana influenzano i livelli di concentrazione della mente e possono provocare stanchezza o al contrario rendere la mente attiva. Uno degli errori più comuni che causano stanchezza e spossatezza nel corpo è quello di saltare la colazione o di consumare un pasto composto soltanto da carboidrati e zuccheri semplici. Questi errori provocano un picco glicemico il cui risultato è quello di causare ho una fame incontrollabile e una scarsa resistenza agli stress della giornata. Meglio, dunque, introdurre nella dieta una colazione abbondante a base di proteine, carboidrati, zuccheri e frutta. Ottimo, ad esempio, cominciare la giornata con una tazza di avena con fragole e mandorle.

Il pranzo: il pasto decisivo

Nella dieta della concentrazione il pasto a cui bisogna prestare la maggiore attenzione è il pranzo. A chi non è mai capitato di avvertire una sensazione di sonnolenza dopo pranzo? Alimenti come la pasta, infatti, aumentano l’indice glicemico, e per questo motivo è preferibile sostituirli di tanto in tanto con altri carboidrati scegliendo di consumare patate, cereali integrali, quinoa o legumi. Anche a pranzo, inoltre, non devono mancare mai verdure e proteine. Per quanto riguarda la cena, invece, è possibile consumare due porzioni di verdura e una porzione di proteine.

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