Vaccini covid, medici di famiglia pronti per la terza dose. Zingaretti: “A settembre chiuderemo hub”

Il richiamo del vaccino con la somministrazione della terza dose sembra essere oramai una certezza che trova tutti gli esperti concordi. Sulle modalità con cui avverrà il secondo richiamo, però, è ancora tutto da discutere. Stando alle ultime novità su vaccini covid, però, sembrerebbe che la procedura potrebbe essere affidata ai medici di famiglia, come avviene per il vaccino anti-influenzale. Sulla stessa scia si muove anche la Regione Lazio, che ha anticipato la chiusura graduale di tutti gli hub a partire dal mese di settembre.

Terza dose dei vaccini covid: medici di famiglia pronti

Mentre la comunità scientifica lavora a livello globale per anticipare le mosse del covid-19, è ancora dura la corsa per fermare l’avanzare delle varianti. Alla luce delle informazioni acquisite al momento, dunque, sembra essere inevitabile la somministrazione di una terza dose di vaccino. Per effettuarla, dunque, si potrebbe pensare di affidarne il compito ai medici di famiglia. Come riporta ANSA, Luca Pani, ex Direttore generale dell’Aifa, ha dichiarato che “è prudente valutare che, se l’immunizzazione da covid non è duratura come per altri vaccini (morbillo, rosolia, tetano), vada pianificato che nel giro di 9-12 mesi ci sia un’altra somministrazione. Che siano i medici di famiglia a farlo è la cosa più logica“.

Nel Lazio si va verso la chiusura degli hub

Sulla stessa linea si muove l’intenzione manifestata dalla Regione Lazio, che punterebbe alla chiusura dei centri vaccinali già a partire da settembre. Lo ha affermato il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, in una farmacia del quartiere Prati di Roma. Con l’avvio della vaccinazione nelle farmacie, infatti, si prospetta un cambio di rotta nella modalità di somministrazione del vaccino. A tale proposito, infatti, Zingaretti ha dichiarato: “Grazie alle farmacie, ai risultati ottenuti e all’impegno dei medici di famiglia da settembre via via chiuderemo gli hub vaccinali che sono serviti per impostare la campagna di vaccinazione. In modo progressivo tutto verrà assegnato alla rete delle farmacie e dei medici di medicina generale“.

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