L’Accademia delle scienze austriaca (Imba) ha ottenuto un importante risultato con la creazione dei cardioidi, mini-cuori sviluppati in laboratorio. Il risultato pubblicato sulla rivista Cell, potrebbe cambiare il mondo della ricerca sui disturbi cardiovascolari e sulle malformazioni cardiache. Si tratta, infatti, di un grande passo avanti per la ricerca sul campo, accolto con grande entusiasmo in ambito scientifico. Ecco tutti i dettagli del lavoro condotto dai ricercatori austriaci.
Creati i cardioidi in laboratorio: i mini-cuori potrebbero rivoluzionare le cure per le malattie cardiovascolari
Il mondo della ricerca scientifica e medica è in continua evoluzione. Gli studi si impegnano, l’uno dopo l’altro, a migliorare la vita dei pazienti, le cure e le informazioni a disposizione della comunità scientifica. I risultati ottenuti e pubblicati dall’Accademia delle scienze austriaca (Imba), dunque, potrebbero rivoluzionare la ricerca, in particolare quella sulle malattie e le malformazioni cardiache. Gli studiosi austriaci, infatti, hanno ideato i cardioidi, ovvero dei mini-cuori con strutture simili alle camere cardiache umane. Questi strumenti, infatti, riproducono in modo fedele il cuore umano e potrebbero permettere ai ricercatori di studiare dal vivo le malformazioni cardiache e le malattie, che annualmente causano la morte di 18 milioni di persone nel mondo. Proprio i problemi di salute connessi al cuore, infatti, rappresentano il primo rischio per la salute.
Come influenzeranno la ricerca scientifica in futuro
Si tratta, dunque, di modelli fisiologici che permetteranno di studiare in vitro anche le malformazioni congenite e le lesioni cardiache. I cardioidi, dunque, potrebbero aiutare la ricerca e, di conseguenza, i risultati nei prossimi anni. Come riportato da SkyTg24, la coordinatrice dello studio, Sasha Mendjan, ha spiegato: “I cardioidi offrono incredibili potenzialità per lo studio dei difetti cardiaci congeniti umani. Un aspetto che permetterà di compiere progressi nella medicina rigenerativa e nella scoperta di nuovi farmaci“.
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