Benessere

Melissa, la pianta che combatte stress e insonnia: tutte le proprietà benefiche

La natura è spesso nostra alleata della salute e del benessere tra rimedi della nonna, uso di piante officinali e tecniche mediche non più usate ma comunque valide. La melissa, ad esempio, è una pianta officinale particolarmente apprezzata per le sue proprietà antispasmodiche e antinfiammatorie. In molti la coltivano anche in casa, in vaso, e può essere utilizzata in varie occasioni e in modo molto semplice. Ecco quali sono le sue proprietà benefiche e in che modo è possibile usufruirne.

Melissa, la pianta officinale da avere sempre in casa

La melissa è una pianta in grado di donare grandi benefici al nostro organismo. Le foglie hanno un sapore gradevole, simile al limone, e vengono usate per contrastare alcuni disturbi. Gode di importanti proprietà antispasmodicheantinfiammatorie e carminative, che la rendono perfetta per curare infiammazioni del tratto gastro-intestinale, nausea e dolori mestruali. Utilissima anche per combattere stress e mal di testa, grazie alle proprietà calmante e rilassante per cui viene usata anche contro l’insonnia e il nervosismo. Ma in che modo utilizzarla al meglio?

Coltivazione in casa, usi e controindicazioni

Per avere sempre con sé la melissa è possibile coltivarla in un vaso. La coltivazione in casa di questa pianta officinale non è per nulla complicata e bastano poche e semplici cure. Quando si vuole utilizzare la pianta per combattere ansia, insonnia o infiammazioni, basta realizzare un infuso. Per fare ciò è necessario prendere qualche fogliolina fresca dalla pianta, sciacquarla leggermente sotto il getto d’acqua e mettere in infusione in una tazza di acqua bollente per 10 minuti. Questo infuso è perfetto da bere la sera prima di andare a dormire.

Un uso eccessivo di melissa, però, può provocare degli effetti indesiderati. Se si assume in dosi massicce, infatti, può, al contrario, causare agitazione e insonnia. Non è consigliata, infine, per chi soffre di disturbi della tiroide.

LEGGI ANCHE: Covid-19 e vaccino, una sola dose di Astrazeneca o Pfizer riduce i rischi al 65%

Roberta Gerboni

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Roberta Gerboni

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