Si stima che in Italia il 40-70% circa della popolazione sia intollerante al lattosio. Molte volte, però, questa intolleranza rimane latente e molti non si accorgono nemmeno di averla e associano i sintomi che ne derivano al altri motivi. Riconoscere l’intolleranza al lattosio, però, è molto importante per tutelare il benessere del proprio organismo. Ecco i sintomi più comuni a cui prestare attenzione.
Intolleranza al lattosio: i sintomi da riconoscere
Alcuni sintomi dell’intolleranza al lattosio possono essere confusi con semplice indigestione e, per questo motivo, vengono spesso ignorati. Se, però, molti di questi sintomi si presentano tutti insieme e dopo aver assunto latticini, allora è il caso di richiedere un parere medico. Tra i sintomi più diffusi ci sono meteorismo, gonfiore, dolori addominali, diarrea o stitichezza. Accanto a questi sintomi gastrointestinali, però, ne possono apparire altri “insospettabili”, come il mal di testa e l’irritabilità.
Come diagnosticare l’intolleranza e come agire
I soli sospetti, però, non bastano a diagnosticare l’intolleranza al lattosio. Ecco perché è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia e sottoporsi a due test diagnostici. Si tratta dell’H2-Breath test (test del respiro) e del test genetico. Sono questi due esami, infatti, possono dare la certezza di essere intolleranti. Una volta scoperta l’intolleranza, però, non si devono necessariamente escludere dalla dieta tutti i cibi che contengono lattosio. Grazie all’aiuto di un medico nutrizionista, infatti, si dovrà seguire una dieta bilanciata, capendo quale sia il limite di tolleranza al lattosio: ovvero bisogna capire fino a che punto il proprio corpo accetta questa sostanza. Ad ogni modo è sempre possibile mangiare quei formaggi come il parmigiano, che non contengono lattosio, e sostituire alcuni alimenti come il latte con altre bevande come quella di soia o di mandorla.
LEGGI ANCHE: Crema corpo idratante da preparare in casa: la ricetta semplice