Ancora una volta l’ospedale Molinette di Torino ha eseguito un intervento chirurgico incredibilmente all’avanguardia. Il presidio ospedaliero si conferma come uno dei migliori centri di cure mediche del nostro Paese. In questa occasione i medici sono riusciti ad operare un uomo di 82 anni, che ha donato il proprio rene al figlio affetto da glomerulonefrite. L’operazione è un unicum per molte ragioni: ecco i dettagli della vicenda.
Torino, paziente di 52 anni riceve il rene dal padre di 82 anni: intervento chirurgico unico al mondo
La notizia di un donatore di rene vivo è già di per sé incredibile. La tecnica di trapianto da donatore vivente, infatti, è una prassi che si sta diffondendo in Italia, permettendo che gli organi non vengano donati solo in caso di donatore morto. Nel caso in questione, però, il donatore è un uomo anziano, di 82 anni d’età. L’uomo ha deciso di sottoporsi al delicato intervento chirurgico per salvare la vita al proprio figlio, di 52 anni. In questo modo l’uomo ha evitato di sottoporsi alla dialisi e potrà tornare a vivere con speranza.
Trapianto di rene: un intervento da record, una storia di speranza e amore
Alla vigilia della Giornata mondiale del rene, che si celebrerà l’11 marzo, la notizia che arriva dall’ospedale Molinette di Torino è una storia di amore ma anche di speranza per tutti i pazienti che si trovano a combattere le stesse battaglie. Il dottor Luigi Biancone, direttore della Nefrologia e Responsabile del Programma di Trapianto di Rene dell’ospedale, ha dichiarato ad ANSA: “Il trapianto da donatore vivente è in crescita anche in Italia. Per l’età del donatore non vi è un limite, ma il dato anagrafico va rapportato con i dati clinici, morfologici e funzionali che possono segnalare un’età biologica più bassa“.
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