Obesit%C3%A0+e+ricerca%2C+scoperta+la+proteina+che+potrebbe+bloccarla
velvetbodyit
/2021/02/21/obesita-e-ricerca-scoperta-la-proteina-che-potrebbe-bloccarla/amp/
Salute

Obesità e ricerca, scoperta la proteina che potrebbe bloccarla

Una nuova ricerca scientifica ha messo in luce l’individuazione di una proteina che potrebbe bloccare l’obesità. Una scoperta che apre nuovi orizzonti nella ricerca sul campo e che porta la firma di uno studioso italiano. Ecco tutti i dettagli dell’importante studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Metabolism.

Obesità e ricerca scientifica: identificata una nuova proteina

Potrebbe il controllo di una sola proteina limitare l’accumulo di grasso in eccesso? A quanto si apprende da una nuova ricerca scientifica, la risposta è affermativa. Lo studio condotto dall’italiano Davide Ruggero e da un team dell’Università della California a San Francisco è apparso pubblicato sulla rivista Nature Metabolism. La ricerca si è concentrata sulle funzioni della proteina Elf4e, che potrebbe essere al centro dei programmi di perdita di peso del futuro. Al momento la sperimentazione ha interessato i topi, ma le premesse sembrano promettere risultati migliori per il futuro. Ruggero ha dichiarato ad ANSA: “Abbiamo scoperto che la proteina Elf4e aiuta a immagazzinare i grassi, e i topi con solo il 50% di questa proteina mangiavano molto ma non prendevano peso”.

Prospettive future nella lotta all’obesità

L’utilizzo di questa proteina, dunque, potrebbe cambiare le prospettive future nel campo dell’obesità e dei problemi di peso. Anche con un’alimentazione ricca di grassi, infatti, potrebbe bastare diminuire la sua attività farmacologicamente o geneticamente per evitare l’accumulo di grassi e, di conseguenza, di chili in eccesso. Nel corso della sua intervista ad ANSA, il ricercatore italiano Davide Ruggero ha dichiarato: “Se i topi normali e quelli con meno Elf4e corressero una maratona dopo aver mangiato, questi ultimi vincerebbero perché brucerebbero i grassi con più efficienza”. Durante lo studio in laboratorio, infatti, i ricercatori hanno notato che i topi che avevano quantità minori di proteina Elf4e non solo presentavano un fegato normale nonostante un’alimentazione ricca di grassi, ma erano anche più attivi e pieni di energia.

LEGGI ANCHE: Maschera viso all’avena: come creare in casa un elisir per la pelle

Roberta Gerboni

Published by
Roberta Gerboni

Recent Posts

Carbonara, la pasta più amata dagli italiani: la ricetta | Ingredienti e procedimento

Tra i tanti tipi di pasta più amati dagli italiani c'è sicuramente la carbonara che…

% giorni fa

Zighinì, l’Eritrea a tavola: carne, contorni e injera | Ingredienti e procedimento

Oggi per la sezione "ricette dal mondo" vogliamo fornirvi indicazioni per un piatto davvero molto…

% giorni fa

Personal Trainer, ecco perché è consigliabile farsi seguire da un professionista

Vuoi allenarti? Vuoi tornare in forma? Potresti decidere di prendere un personal trainer e sono…

% giorni fa

Saloni Idola al servizio del cliente, un viaggio nell’evoluzione della piega

I Saloni Idola ci dimostrano che non tutti i parrucchieri sono uguali, soprattutto per quanto…

% giorni fa

Camminare aiuta a volersi maggiormente bene, le parole di Alessia Cella

Camminare è uno dei rimedi assoluti per la nostra salute, tutti dovremmo trovare tempo per…

% giorni fa

Plumcake al biscotto, come prepararlo per svuotare la credenza dai prodotti in scadenza

La cucina deve essere portata a ridurre gli sprechi e spesso con vari prodotti in…

% giorni fa