Già dopo i primi mesi di pandemia si è cominciato a parlare di maskacne, ovvero acne da mascherina. I dermatologi italiani hanno rilevato un crescendo del problema che interessa tutti i tipi di pelle e non solo quelli più delicati e sensibili per natura. Ma in cosa consiste questo tipo di acne e quali sono i sistemi di prevenzione a nostra disposizione?
Maskacne, i problemi dermatologici al tempo del covid-19
La parola maskacne è oramai entrata a far parte del vocabolario che accompagna la pandemia da covid-19. Ma di cosa si tratta nello specifico? Si presenta con una serie di lesioni della pelle che si concentrano soprattutto nella zona del mento e delle guance, ovvero quelle in cui si poggia la mascherina. Queste lesioni sono eritematose e papulopustolose e sono causate dallo sfregamento della pelle a contatto con la mascherina e anche dall’ambiente che si crea al suo interno. In poche parole, quando si indossa la mascherina per molte ore il ph della pelle si altera e il sebo comincia a mutare la sua composizione al punto da favorire un aumento della proliferazione batterica.
I passi da compiere per una prevenzione consapevole
Dal momento che non indossare la mascherina non è un’opzione, l’unico metodo per combattere la maskacne è la prevenzione. Premesso che, in caso di lesioni e irritazioni gravi, è il caso di rivolgersi ad dermatologo, possiamo agire nella cura quotidiana della pelle. Il primo consiglio è quello di cambiare spesso la mascherina, evitando di indossarne una per troppo tempo. Nel lavaggio del viso è meglio prediligere l’acqua fresca e l’utilizzo di un sapone dal ph neutro. Attenzione anche alle creme ad alto contenuto di derivati siliconici o profumi: questi elementi, infatti, possono peggiorare l’acne da mascherina.
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