Benessere

Non sapete rinunciare al riposino pomeridiano? Ecco pro e contro della pennichella

Il riposino pomeridiano è tipico di uomini e donne di tutte le fasce di età, anche se viene spesso associato ai bambini e agli anziani. C’è chi si concede una pennichella ogni tanto, magari dopo una notte passata insonne o per colpa di stanchezza accumulata nel tempo. E c’è anche chi ha inserito questa abitudine nella sua routine quotidiana. Ma quanto fa bene dormire un po’ il pomeriggio?

Riposino pomeridiano: fa bene dormire il pomeriggio?

In tanti manifestano il cosiddetto abbiocco subito dopo pranzo. Le palpebre non riescono a rimanere aperte e non c’è quasi rimedio se non quello di concedersi un riposino. La colpa di questo sonno post-pranzo è spesso legata ad un innalzamento dell’indice glicemico, tipico soprattutto dopo che si è mangiato un pasto troppo abbondante. Secondo alcuni studi scientifici, però, dormire il pomeriggio fa bene. Dormire anche solo 10 o 20 minuti, infatti, aumenta i livelli di concentrazione e aiuta la memoria a funzionare meglio. Un altro vantaggio, inoltre, riguarda l’abbassamento della pressione sanguigna, con conseguente diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari.

I consigli per un riposo perfetto

Dormire il pomeriggio, dunque, fa bene. Ma bisogna seguire delle semplici regole per rendere il riposino veramente perfetto. Per recuperare le energie, infatti, sono sufficienti appena 30 minuti. Il riposino perfetto, dunque, non deve essere troppo prolungato nel tempo e basta dormire per circa 15-20 minuti, altrimenti si rischia di svegliarsi ancora più assonnati.

A che ora far cominciare la pennichella? Non esiste una regola precisa in questo senso, ma gli esperti sconsigliano di mettersi a dormire dopo le 16. Per quanto riguarda il luogo, invece, è consigliabile riposare nel proprio letto, scegliendo un cuscino che favorisca il buon riposo. Sì al riposino breve, dunque, ma di qualità!

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Roberta Gerboni

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Roberta Gerboni

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