Dostoevskij nell’Idiota afferma che “La bellezza salverà il mondo”, un concetto non molto lontano da quello di Arte Terapia, a volte conosciuta con la denominazione inglese di Art-Therapy. Ma davvero l’arte e la bellezza possono guarire? Da quali patologie? Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere riguardo a questo tipo di cura molto particolare.
L’arte e la bellezza non sono solo fini a se stesse e nulla impedisce che vengano utilizzate anche all’interno di approcci terapeutici mirati. L’Arte Terapia è, infatti, uno strumento terapeutico sempre più riconosciuto e adottato nel mondo. Consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso l’espressione artistica delle emozioni e dei pensieri. Mettere nero su bianco, o meglio a colori, i propri pensieri e le emozioni che non si riescono a manifestare nel quotidiano, infatti, è utilissimo per raggiungere la serenità. E proprio la serenità è sempre più riconosciuta tra le premesse utili per un percorso terapeutico di successo. Ma in quali malattie viene impiegata?
L’Arte Terapia viene utilizzata sempre più e se ne sperimenta l’utilità in vari contesti. Tradizionalmente, però, viene impiegata nella cura di malattie in cui i pazienti hanno difficoltà ad esprimersi verbalmente, come nel caso del morbo di Parkinson o dell’Alzheimer. Essendo anche in grado di far aumentare l’autostima e la fiducia in se stessi, viene utilizzata nei percorsi di aiuto verso chi combatte per liberarsi dalle dipendenze. Un altro utilizzo si riscontra nella cura di disturbi alimentari. In alcune parti del mondo gli ospedali hanno addirittura stretto delle partnership con i musei del territorio. L’Arte Terapia, infatti, non prevede solo che il paziente si dedichi manualmente all’attività artistica, ma che visiti le mostre e i musei. Una terapia che col tempo si è dimostrata sempre più versatile, e certamente del tutto priva di effetti collaterali.
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