Johnson & Johnson stop alla produzione di talco: amianto e rischio cancro

Brutto periodo per la celebre azienda Johnson & Johnson i cui prodotti sono finiti nel mirino per la presunta presenza di amianto all’interno. Si tratta soprattutto del talco, molto utilizzato per i bambini più piccoli, e che, secondo le accuse, potrebbe provocare il cancro. Ecco tutti i dettagli delle news che ha sconvolto i consumatori nel mondo.

Il talco Johnson & Johnson provoca il cancro? Lotto ritirato

Johnson & Johnson ha dichiarato che sta interrompendo negli Stati Uniti e in Canada la produzione del suo famoso talco per bambini. Riscontrato amianto, è davvero cancerogeno? Il noto marchio si trova attualmente coinvolto in accuse cause legali, accusato per via del talco per bambini che conterrebbe amianto.

La sostanza potrebbe essere cancerogena, ma la situazione è ben più complessa. Tutto è iniziato l’anno scorso, quando la ditta ha dovuto ritirare dal mercato alcuni lotti, circa 33 mila confezioni di polvere per bambini negli Stati Uniti dopo che la Food and Drug Administration aveva dichiarato di aver trovato tracce di amianto in una confezione.

Ovviamente l’azienda ha negato tutto, dicendo di aver ripetuto le analisi in laboratorio senza trovare traccia di amianto. Ma in questi giorni la Corte d’Appello del Missouri l’ha condannata a un risarcimento di oltre 2 miliardi di dollari.

La risposta della società e i dettagli della vicenda

Inutile dire che da quando la notizia ha cominciato a circolare, la Johnson & Johnson ha riscontrato un grosso calo nelle vendite, che ha attribuito a false notizie e “pubblicità contenziosa”. La sentenza, però, ha affermato la colpevolezza dell’azienda “consapevole che i prodotti che contenevano amianto“.

La famosa società in una nota alla CNBC ha difeso con forza il proprio operato e i propri prodotti affermando:

Decenni di studi scientifici condotti da esperti medici di tutto il mondo supportano la sicurezza del nostro prodotto. Continueremo a difenderlo con forza, sostenendo la sua sicurezza e respingendo le accuse infondate nei suoi confronti e nei confronti dell’azienda in aula.

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