Benessere

Infarto sintomi premonitori: i campanelli d’allarme da non ignorare

L’infarto è un argomento sempre attuale per ciò che riguarda benessere e salute. Se è vero che sul fronte delle terapie sono stati fatti dei grandi passi in avanti negli ultimi 20 anni, la prevenzione resta comunque la miglior terapia contro l’infarto. Ma come riconoscere i campanellini d’allarme che precedono il manifestarsi di un episodio del genere? Ecco i sintomi da non sottovalutare.

Infarto: i sintomi da non sottovalutare

Ma quali i sono i sintomi che precedono un infarto? A volte si tratta di piccoli cambiamenti, che ci invitano ad ascoltare il nostro corpo che vuole comunicarci che qualcosa non va per il verso giusto. Uno dei sintomi più comuni è il dolore che dal petto si irradia al braccio sinistro, ma ce ne sono anche altri da non sottovalutare.

Uno dei sintomi più comuni è il dolore al torace, che si manifesta con la sensazione di una morsa che opprime il petto. Come dicevamo, in molte persone questo dolore si irradia sino al braccio sinistro.

Si può manifestare anche la difficoltà respiratoria, accompagnata dalla nausea, le vertigini, una improvvisa sudorazione. Proprio la nausea, infatti, è uno dei sintomi più comuni che precedono un infarto, nonostante spesso sia ignorato o sottovalutato.

Un altro campanellino d’allarme deve risuonare di fronte a sintomi come tachicardia e spossatezza, stanchezza e fiato corto. Se notate spesso cambiamenti nel ritmo cardiaco, allora rivolgetevi al medico, che saprà valutare la gravità della situazione.

Tutti questi sintomi, presi singolarmente non devono allarmare, ma è il caso di rivolgersi al medico o al pronto soccorso, se più sintomi si combinano tra loro, e soprattutto in presenza del dolore toracico. Ricordiamo, infine, l’importanza della prevenzione, di una vita sana e salutare, attenta allo sport e ad una corretta alimentazione.

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Roberta Gerboni

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Roberta Gerboni

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