Noto antidolorifico ritirato dalle farmacie: qual è, cosa si rischia

Noto antidolorifico ritirato dalle farmacie. Questa la decisione presa dalla Società Acarpia Farmaceutici, la quale ha detto di aver attivato un richiamo volontario per un lotto di un farmaco per la cura del mal di testa. Ovviamente il provvedimento è diventato immediatamente operativo visto quanto notato: è stata riscontrata una non conformità documentale del lotto e la non adeguatezza del prospetto illustrativo. Ma di quale antidolorifico si tratta? Nello specifico, il medicinale da far sparire dalle farmacie è il Seglor, 30CPS 5MG RM – AIC 024624013, lotto n. 002 con scadenza 12-2022. A puntualizzare il dettagli è stato lo stesso Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti. Col desiderio di preservare la salute dei consumatori e, nella fattispecie, dei pazienti, bisogna evitare qualsiasi assunzione.

Consumatori: come comportarsi

Le farmacie sono state avviste tempestivamente ed è loro dovere adeguarsi alla disposizione nel minor tempo possibile (come fatto, tempo fa, per alcuni lotti di Enterpgermina). Qualora ci si accorgesse di aver acquistato il farmaco occorre riportare la confezione in farmacia. Questa provvederà a rimborsare il cittadino oppure a sostituire l’antidolorifico con un altro prodotto. Superato l’inconveniente sarà possibile assumere nuovamente il Seglor, nei successivi lotti prodotti.

Farmaco brucia-grassi fa scattare l’allarme: è letale per chi lo assume

Il discorso cambia quando il pericolo non viene da un lotto a rischio ma da una sconsiderata composizione del prodotto. È il caso del Dnp. Le autorità competenti hanno avvisato i consumatori di tutto il mondo in merito ad una particolare sostanza chimica acquistabile on-line e usata proprio per perdere peso, solitamente sotto forma di capsule gialle. Il prodotto è detto 2,4 dinitrofenolo, abbreviato in Dnp, è contenuto in diversi farmaci, è pubblicizzato come “shredder” (letteralmente ‘tritatutto’) ed ha causato gravi malattie nelle persone che lo hanno assunto. Ancora più grave, ci sono stati dei decessi legati all’assunzione del farmaco.

Raccontare alcuni casi può essere utile ad illustrare la gravità della situazione: nel 2013 un ragazzo inglese di 18 anni morì in seguito all’uso di alcune pillole contenenti il Dnp, reo di avergli provocato un surriscaldamento corporeo. Il giovane era un giocatore di rugby e il suo desiderio di perdere peso in fretta gli è stato letale. D’altronde basta leggere nel dettaglio gli effetti delle capsule per spaventarsi a sufficienza: per permettere il dimagrimento previene l’immagazzinamento di energia come grasso, diffondendola invece come calore. Ciò fa aumentare la temperatura corporea e danneggia di conseguenza le cellule di organi vitali come reni e cervello. Il divieto è assoluto: anche piccole dosi di Dnp potrebbero rivelarsi letali.

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