Cristiano Ronaldo, eterno ragazzino in campo: il segreto è una vitamina

Cristiano Ronaldo è un eterno ragazzino in campo. Merito di un allenamento costante e intenso, di un innato talento e ovviamente della sua profonda determinazione. Il calciatore della Juventus vuole eccellere e questo contribuisce a fare di lui un grande campione. Eppure non sono solo questi gli ingredienti del suo successo sportivo. Nonostante abbia compiuto 34 anni, il suo corpo è sempre giovane e in formissima. Una tale longevità sportiva è merito di un elemento naturale da non dare mai per scontato: la luce del sole.

Ovviamente non si tratta di un fattore estetico o di mera abbronzatura, la questione riguarda un punto di vista prettamente salutistico. La luce del sole, infatti, sviluppa la vitamina D, ingrediente fondamentale per il sistema immunitario di ogni individuo. La scienza lo conferma: l’azione di questa vitamina si lega in 2776 punti diversi del dna umano, attuando soprattutto un ruolo modificatore su più di 200 geni (come dimostrato ad esempio da una ricerca pubblicata sulla rivista specialistica Genome Research).

I benefici della vitamina D

Ma perché la vitamina D riserva tutti questi benefici al corpo? Il segreto risiede nel suo recettore – il VDR – al quale la vitamina D si lega trasmettendo un determinato segnale alla cellula che potrà così modificare la propria attività. In particolare, andando nello specifico, la vitamina D aiuta il sistema immunitario, quello nervoso e quello muscolare. In passato questa vitamina era conosciuta soprattutto per il suo ruolo essenziale nella salute delle ossa e nella regolazione del calcio. In tempi più moderni si è arrivati a comprendere il suo ruolo di spicco anche all’interno di numerose funzioni fisiologiche dell’organismo.

La vitamina D per Cristiano Ronaldo

Visto che la vitamina D si è rivelata un elemento fondamentale per i muscoli del corpo, non sorprende che quelli di Cristiano Ronaldo siano sempre tonici e super-carichi (come dimostra qualsiasi scatto che immortali il fisico perfetto del più volte pallone d’oro). Se anagraficamente il calciatore ha 34 anni, si può dire senza dubbio che biologicamente ne ha molti di meno. E il merito, a quanto pare, è anche della vitamina D. A confermarlo è il parere di diversi medici secondo i quali la vitamina D aumenta le performance sportive in modo incredibile. Sorprende quindi che la maggior parte dei calciatori ne sia gravemente carente.

D’altronde, soprattutto nei mesi invernali, il sole non basta a garantire un apporto sufficiente. Bisognerebbe integrarla, proprio come fa Cristiano Ronaldo. Sembra proprio che il campione, oltre a prendere spesso il sole, integri quotidianamente la vitamina D e segua un’alimentazione naturale e senza eccessi. Tutti benefici sopra elencati, la vitamina D ne aggiunge un altro: oltre ad aumentare le performance, previene gli infortuni. Non male, per chi fa questo lavoro ai livelli più alti in assoluto.

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