Si fa un piercing al naso: ciò che le accade è una vera tragedia

Una ragazza brasiliana di 21 anni si è fatta un semplice piercing al naso ma questo le ha rovinato la vita per sempre. La conclusione, infatti, è stata tragica. Poco dopo essersi concessa quel piercing, Layane – questo il nome della giovane – ha cominciato a provare dei dolori molto forti. Poi quei dolori si sono trasformati in fitte terribili, al punto che nemmeno gli antidolorifici riuscivano a calmarle. Più passava il tempo e più il dolore arrivava alla schiena e alle gambe. Ad un certo punto la ragazza ha addirittura perso la sensibilità agli arti, e il tutto nel giro di un mese. Visitata da un medico, la diagnosi è stata tanto chiara quanto terribile. Il dottore infatti ha detto che quei sintomi erano causati da una gravissima infezione provocata da un batterio, lo Staphylococcus aureus. Un particolare ha ricondotto tutto al piercing: visto che questo tipo di infezione si genera dalle narici, il medico le ha domandato se aveva una ferita al naso.

La paralisi

La paziente ha ammesso di essersi fatta il piercing al naso proprio un mese prima e che le era uscito molto sangue. In seguito il naso si era gonfiato molto, diventando rosso. Il batterio con ogni probabilità era stato trasmesso proprio dall’ago per il piercing e si era fatto strada attraverso quella ferita nel naso. Penetrando nel sangue si era infine diffuso nell’organismo, provocando problemi serissimi alla sua salute. Esami più approfonditi hanno mostrato uno scenario terrificante: c’erano 500 millilitri di pus tra tre vertebre, che comprimevano il midollo spinale. Così, è stato necessario sottoporla immediatamente ad un’operazione chirurgica. Il pus è stato drenato ma Layane è rimasta paralizzata lo stesso. Difficile dire se questa condizione sia definitiva oppure no. L’augurio è che la protagonista di questa assurda vicenda possa riprendere l’uso delle gambe. Nel frattempo, ha scelto di raccontare la sua disavventura in ogni dettaglio nella speranza che possa mettere in guardia altre persone ed evitare loro di trovarsi nella medesima situazione.

Tattoo e piercing, allarme bambini

Sull’argomento tatuaggi e piercing si è abbattuta una vera bufera in seguito alla segnalazione dell’ospedale Bambino Gesù di Roma. L’allarme è scattato in seguito al susseguirsi di bambini che cominciano a tatuarsi o fare piercing ad un’età sempre più precoce, ovviamente con la complicità di genitori forse troppo superficiali. Il pericoloso trend in effetti è incoraggiato da mamme e papà che probabilmente non conoscono i rischi cui vanno incontro i più piccoli. Il dato è davvero scioccante: l’ospedale pediatrico ha segnalato numerosi casi di bambini con tatuaggi già all’età di 5 anni. Una ricerca Eurispes ha confermato questi numeri attraverso un’analisi che ha coinvolto 3800 ragazzi: nel 20,3 per cento dei casi si ha un piercing già tra i 12 e i 18 anni (soprattutto nelle ragazze), mentre l’età media si abbassa ancora di più quando si parla di tatuaggi. Il primo viene fatto addirittura a 10-12 anni. Che dire poi degli adulti che portano i figli dal tatuatore già a 5 anni? Ovviamente non vengono considerati tutti i possibili rischi quali allergie all’inchiostro, infezioni o gonfiori.

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