“Aiutiamo Sebastiano, condividete”, la richiesta del papà Giovanni Quattrocchi

Sebastiano Quattrocchi è un bambino di 15 anni affetto da un terribile tumore al cervello. Il male lo ha colpito in modo feroce visto che si tratta di una forma rara e particolarmente aggressiva. Per questo motivo il giovane deve sottoporsi necessariamente ad un intervento molto costoso. Tale operazione rappresenta per lui l’unica speranza di sopravvivenza. La sua famiglia, però, non possiede il denaro necessario a pagare tutte le spese. Così, papà Giovanni si è rivolto al popolo del web lanciando una raccolta fondi su GoFoundMe. Il suo appello straziante nasce dal profondo desiderio di salvare il figlio. Per stargli accanto ha perso il lavoro, così la raccolta fondi gli è sembrato l’unico appiglio per evitare di arrendersi all’inevitabile morte. Tutto è cominciato a novembre 2018, quando Sebastiano ha accusato forti dolori alla testa. In un primo tempo è stato portato al pronto soccorso di Acireale, poi però è arrivata la terribile diagnosi.

Un tumore che non lascia scampo

I medici che avevano in cura Sebastiano – Seby per gli amici – hanno trovato una massa tumorale nel cervello. Era questa a provocargli disturbi visivi, mal di testa, perdita dell’equilibrio, nausea e vomito. L’adolescente è stato immediatamente operato e ancora rioperato per un totale di quattro interventi: uno a Messina, uno a Milano mentre per gli ultimi due è volato fino a Sydney, in Australia. Dopo le operazioni è stata la volta della radioterapia. Quest’ultima avrebbe dovuto colpire la massa che non era stata rimossa dal bisturi. Tutto è andato come si sperava e anche meglio: “Sebastiano è l’unico ragazzino sopravvissuto ad una simile diagnosi su un totale di 30 casi”, ha fatto sapere il padre.

È lui a raccontare la commovente storia del figlio a Milano Today. La battaglia non è ancora vinta e per farcela servirebbe, appunto, una costosissima operazione. Solo la generosità della gente può permettere a Seby di continuare a vivere. Lo sfogo del signor Quattrocchi è stato ritenuto utile per portare a galla una vicenda che può essere risolta solamente con l’aiuto di tutti e il passaparola può rivelarsi importante. “Questo mostro è rimasto ancora dentro nostro figlio, fratello, nipote, amico”, ha dichiarato il coraggioso papà. Il suo invito è quello di condividere la storia del ragazzo e, se possibile, dare un aiuto economico. Un piccolo sforzo potrebbe salvare la vita ad un quindicenne che non vuole affatto darsi per vinto. Anche Le Iene si sono mobilitate per raccontare la sua storia. La cifra da mettere insieme si aggira intorno ai 30 mila euro, in fondo un piccolo sacrificio per ottenere molto di più in cambio.

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