Leonardo Cenci si è spento a 46 anni dopo aver lottato per circa 6 anni contro un tumore inoperabile. Il male l’aveva colpito in modo violento e inesorabile: cancro al polmone destro. Un nemico invincibile, al punto che i medici gli avevano dato appena 4 mesi di vita. Lui però ha deciso di non arrendersi e di realizzare ogni desiderio finché ne aveva l’opportunità. In primis, ha voluto correre la maratona di New York e superare i propri limiti. “Sono l’unico malato di cancro ad aver corso due maratone con la malattia in corso. E mi sono lasciato alle spalle 34mila persone sane”, aveva detto orgoglioso dopo l’impresa. Ma non finisce qui. Leonardo Cenci ha scritto il libro Vivi, ama, corri. Avanti tutta pubblicato da Salani Editore ed ha fondato l’associazione Avanti tutta. Quest’ultima ha donato oltre 400mila euro tra strumentazioni e borse di studio.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ad aprile 2018, Leonardo aveva raccontato l’iter della sua malattia senza scoraggiarsi: “I medici pensano che io sia un caso straordinario. Ho un cancro primitivo al polmone destro, non mi hanno potuto operare perché c’erano già metastasi al cervello e alle vertebre dorsali, che ci sono ancora. Non sono guarito e ogni giorno prendo 4 pallottole di chemioterapicidi ultima generazione (immuno-soppressori), un protocollo sperimentale”. Nel corso dell’intervista aveva voluto ringraziare anche la dottoressa Chiara Bennati, fondamentale nel suo percorso miracoloso: “Mi disse di crederci, mi ha preso a braccetto e mi ha curato con un approccio umano”, ha detto. Leonardo Cenci ha resistito oltre ogni ragionevole speranza ma da qualche settimana il suo quadro clinico era peggiorato. La morte è sopraggiunta il 30 gennaio 2019, lasciando tanta tristezza in tutti quelli che gli volevano bene e che ammiravano la sua infinita forza.
Prima di morire, Leo Cenci ha registrato un video col suo ultimo messaggio. Una sorta di testamento ma anche l’ennesimo invito a farsi coraggio nella vita: “Cosa voglio dire? Per prima cosa, di avere una mentalità ottimistica: la vita è il dono più prezioso che abbiamo. Poi, che ognuno di noi faccia il proprio dovere per far sì che sia un mondo più generoso, più buono e soprattutto più sano”, ha detto.
I saluti di un’intera comunità
“Il nostro Leo è volato in cielo, tra gli angeli. La sua missione sulla terra è terminata questa mattina, poco dopo le ore 10. Di questi sei anni che gli sono stati ‘regalati’ dalla malattia non ha sprecato neanche un giorno“, è apparso sulla pagina sua Facebook. “Con i sogni ai piedi e l’invincibilità nel suo cuore è riuscito a realizzare tanti dei suoi desideri e il resto saranno portati a compimento perché il patrimonio umano e materiale che lui ha creato non andrà disperso“, prosegue il toccante messaggio.
“Corri Leo in cielo, corri felice e veglia su chi, come noi, ti ha voluto sempre bene. Corri e ricordaci che dobbiamo sempre credere nei nostri sogni e nella forza dell’amore andando sempre #AvantiTutta. R.I.P. Guerriero”, hanno infine concluso sui social. Forti il cordoglio e la commozione di Perugia, la sua città, e di tutta l’Umbria. Anche Andrea Romizi, sindaco di Perugia, ha voluto far sentire la sua voce in questa triste occasione: “Quella che Leonardo ha combattuto da quando gli è stato diagnosticato il cancro non è stato solo una sua lotta personale contro la malattia. Ma la strenua battaglia di un uomo forte, a favore di tanti altri pazienti come lui e dei loro familiari”, ha dichiarato.
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