Giornata Mondiale degli abbracci: i principali benefici per la salute

Il 21 gennaio è la Giornata Mondiale degli abbracci. Questa bizzarra ricorrenza è nata negli anni ’80 con il nome di ‘National Hug Day’. L’idea proviene dal reverendo Kevin Zaborney di Clio, nel Michigan. Il suo intento era quello di combattere il periodo più triste dell’anno, ovvero quello compreso tra il Natale e San Valentino. Non è un caso, infatti, che il terzo lunedì di gennaio (proprio il 21, per il 2019) sia il Blue Monday, ovvero in assoluto il giorno più triste dell’anno. Come combattere questa tristezza se non con un bell’abbraccio, frutto di affetto e positività? L’idea è piaciuta al punto da diffondersi in tutto il mondo. Un bene sia per la mente, che può svagarsi, sia per il corpo, che può trarre importanti benefici.

Diversi studi, infatti, hanno ampiamente dimostrato quanto sia vera l’equazione “più abbracci = più salute”. Merito soprattutto dell’ossitocina, ovvero l’ormone della felicità, rilasciato proprio da un bell’abbraccio sincero. Esso riesce a ridurre i livelli di stress in modo evidente. Quasi drastico, si potrebbe dire. Ciò comporta tutta una serie di benefici tutt’altro che trascurabili: la salute cardiovascolare migliora, il sistema immunitario riesce a difendersi meglio dalle infezioni, affiorano in superficie tutte le emozioni più positive. Anche a livello mentale si possono raccogliere risultati importanti: diminuisce lo stress e la tendenza alla depressione, aumenta l’autostima e la fiducia in se stessi (ma anche negli altri), favorisce il buonumore, allevia il dolore fisico, aiuta a tenere sotto controllo la pressione e limita l’insorgenza delle malattie cardiache. Inoltre, nei bambini contribuisce allo sviluppo neuronale. Servono altri motivi per superare ogni resistenza e lasciarsi andare ad un bell’abbraccio?

Blue Monday: il giorno più triste dell’anno

Considerando una serie di paramentri come condizioni meteo, debiti accumulati per i regali di Natale, calo di motivazione, mancanza di stimoli e giorni trascorsi dalla fine delle vacanze, lo psicologo Cliff Arnall è giunto alla conclusione che il giorno più ‘blue’ (ovvero triste) di tutto l’anno cade esattamente nel terzo lunedì di gennaio. In Gran Bretagna il Blue Monday è preso molto sul serio. Basti pensare che proprio in questa giornata aumenta il numero di assenze nei luoghi di lavoro e salgono le probabilità di divorzio per le coppie. Negli ultimi anni i ricercatori hanno analizzato più di 2 milioni di tweet inviati dagli inglesi nel mese di gennaio, monitorando il linguaggio che indicherebbe un calo di umore. Hanno così scoperto che in questa ‘funerea’ giornata i messaggi relativi al senso di colpa superano la media di ben cinque volte.

Rimedi contro il Blue Monday

Alcune associazioni hanno offerto ai lettori una guida per affrontare la giornata: la Mental Health Foundation suggerisce di fare esercizio fisico per migliorare i livelli di energia e di mangiare bene, evitando patatine e cioccolato. Si consiglia inoltre di praticare tecniche di respirazione e rilassamento e dedicare del tempo alla socializzazione, magari trascorrendo questo pessimo lunedì con gli amici o in compagnia della famiglia lontano dai social network.

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