Il Mulino Bianco ha deciso di lanciare una bella sfida alla Nutella: da lunedì 9 gennaio 2019, archiviate di un soffio le feste di Natale, sullo scaffale dei supermercati è arrivata la crema Pan di Stelle. Le caratteristiche del prodotto non possono non fare gola ai consumatori: crema alle nocciole e cacao, granella di biscotto Pan di Stelle, cacao, cioccolato, uova fresche, miele, e nocciole. Non c’è traccia di olio di palma (nemico giurato dei detrattori della Nutella) e quindi dovrebbe fare meno male del suo ben noto competitor. Insomma, non sarà dietetica ma la crema Pan di Stelle promette di pensare alla salute di vorrà assaggiarla.
L’intento è stato specificato anche dalla stessa azienda Barilla: “Grande attenzione è stata dedicata al profilo nutrizionale, nello specifico al contenuto di zucchero e dei grassi saturi: per quest’ultimo aspetto si evidenzia l’assenza in ricetta dell’olio di palma, in linea con tutti i prodotti Barilla oggi presenti sul mercato”, è stato dichiarato con orgoglio.
La credibilità del prodotto è assicurata dai Pan di Stelle, sicuramente tra i biscotti più famosi e amati da grandi e piccoli. L’amore per loro è indiscusso e il Mulino Bianco spera che questo farà un effetto traino anche alla crema. D’altronde il tentativo di trasformare i Pan di Stelle in altro è già stato fatto (con successo): basti pensare alla merendina, alla torta (esiste anche una ricetta fai-da-te) e persino al gelato. Ora i biscotti diventano una crema da spalmare sul pane o sulle fette biscottate, da mettere su una crostata o dovunque possa stuzzicare la gola.
Resta da misurare il consenso del pubblico: la Nutella resterà regina indiscussa o verrà scalfita da questa nuova bontà? Nei supermercati è impossibile non notare il nuovo barattolo. Si tratta di vasetti da 300 o 330 grammi in vetro, con un’etichetta trasparente e un tappo personalizzato in metallo completamente riciclabile. Il packaging ovviamente richiama quello dei prodotti Pan di Stelle in ogni dettaglio, compreso il logo che riporta il biscotto e le ormai tradizionali stelline bianche.
Qualche tempo da l’hashtag #boycottnutella era tra i più discussi su Twitter. I consumatori si sono ‘ribellati’ a causa di alcune decisioni dell’azienda. Tanto astio è partito dalle piccole modifiche apportate alla ricetta. Nulla di eclatante, ma ciò è bastato a scatenare il polverone. Gli zuccheri sono passati dal 55,9 al 56,3 per cento e il latte scremato in polvere dal 7,5 all’8,5 per cento. Per contro, la quantità di grassi è diminuita dal 31,8 al 30,9 per cento. In percentuale sono diminuite, però, anche le quantità di cacao e nocciole a vantaggio di zucchero e latte in polvere.
La Ferrero ha risposto alle accuse facendo notare che la ricetta subisce periodici cambiamenti e che il gusto non è stato affatto alterato. Queste parole non sono di certo bastate a placare l’ira sui social. C’è però chi ha fatto notare che la Nutella non era salutare né prima né dopo e che lo 0,4 per cento di zuccheri in meno della precedente ricetta non migliorava certo la situazione…
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