La dieta lipofilica è un metodo scientifico per perdere tra i 20 e i 30 chili senza mandare in crisi il corpo. L’arco di tempo che bisogna dedicare al dimagrimento è di circa 4 mesi, adottando ovviamente delle regole piuttosto rigide. Proprio per questo motivo si sottolinea l’importanza di collaborare con un medico che possa tenere sotto controllo tutti i parametri dell’organismo. Si sconsiglia di tentare questo regime ipocalorico piuttosto ristretto nei soggetti che soffrono di particolari patologie – diabete in primis – oppure nelle donne incinte o che stanno allattando. Per il resto la regola numero uno è quella di consumare solamente alimenti naturali, non processati. Via quindi a dolcificanti, sale e grassi: tre ingredienti dei quali si può sicuramente fare a meno.
I cibi da eliminare
Da portare in tavola senza riserve ci sono carni bianche magre, carni rosse e soprattutto pesce, da preparare sempre con un metodo di cottura che non preveda l’aggiunta di grassi. Nulla di più semplice: via libera a ricette per bollire gli alimenti, cuocerli sulla piastra o al vapore. Sono ammessi sia i latticini senza lattosio che gli albumi e le verdure (bene sia lattuga, che spinaci e verza), capaci di garantire un buon apporto di fibre vegetali. Attenzione invece alla frutta poiché la dieta costringe ad una completa eliminazione di tutti gli alimenti con un alto tasso di zuccheri. Non rispettano questo limite e vanno quindi sospese le banane, il melone, l’ananas e i fichi, mentre per le verdure vanno eliminate il cavolfiore, le carote, i cetrioli e le melanzane. Tra le proteine sono da togliere il salmone e gli affettati. Divieto infine per alcol, aceto, dolci, pane, pasta e prodotti da forno.
Dieta lipofidica: le due fasi
La dieta lipofidica si sviluppa in due fasi. La prima dura 4 mesi e comprende certamente i momenti più duri. Oltre a fare i conti con le nuove regole e te il nuovo regime alimentare, è necessario mangiare ogni 2 ore per attivare il metabolismo ed andare così ad eliminare i rotolini di grasso nelle zone critiche. La seconda fase è detta di mantenimento e dura altri quattro mesi. È molto importante poiché permette di mantenere i risultati ottenuti pur tornando ad abitudini alimentari regolari. Nella dieta vanno introdotti tutti gli alimenti, senza esagerare con i condimenti e con le quantità. Attività fisica regolare e il consumo elevato di liquidi (tisane comprese, senza zucchero né miele) completano il quadro.
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