Malanni di stagione, i rimedi della nonna funzionano davvero?

Ogni malanno di stagione ha il suo rimedio della nonna. Tramandati di generazione in generazione, certamente ce ne sono alcuni che risultano più efficaci di altri. In certi casi si tratta di miti da sfatare ma in altri vale la pena impegnarsi per metterli in pratica. Appartengono a questo ultima categoria il brodo di pollo (dotato di notevoli proprietà antinfiammatorie), il succo di frutta, l’acqua E il te al limone (meglio se addolcito con un cucchiaino di miele). Idratarsi è fondamentale e riduce la congestione. Effetto opposto per il caffè e le bevande alcoliche, che possono peggiorare la situazione. Che dire poi del dolce dormire? È vero, se il corpo riposa guarisce prima. Da non trascurare nemmeno un altro dettaglio: restando a casa si fa del bene anche gli altri poiché le infezioni evitano di diffondersi oltre misura.

Spray nasali e gargarismi: funzionano?

Anche gocce e spray nasali a base di soluzione salina possono alleviare la congestione nasale. Il rimedio è molto più frequente nei bambini che non negli adulti, eppure anche i grandi potrebbero trarne beneficio. Utile anche fare qualche gargarismo alla gola, magari sciogliendo mezzo cucchiaino di sale in un bicchiere da qua tiepida. Un semplice vaporizzatore per umidificare l’aria previene e, in caso sia troppo tardi, riduce, la congestione: i termosifoni accesi rendono l’aria più secca ma il classico umidificatore può evitare ogni problema. Dal punto di vista farmacologico, sì a decongestionanti, antidolorifici e antistaminici. Ciò che va chiarito e che essi danno sollievo rispetto ai sintomi dei malanni di stagione ma non li prevengono né ne riducono la durata. No secco, però, agli antibiotici: sono efficaci contro i batteri ma completamente inutili contro i virus del raffreddore oltre che, alla lunga, fare spazio al problema dell’antibiotico-resistenza. Sia in un caso che nell’altro, tuttavia, mai esagerare con le somministrazioni.

Vitamina C, sì o no?

Che dire invece della vitamina C? Serve davvero a prevenire e trattare il raffreddore? La risposta è forse. La medicina moderna tende a ridimensionare le lodi alla vita minacci ma alcuni studi recenti sembrano ribaltare ancora una volta la situazione. Ciò che è certo è che il succo d’arancia ne contiene comunque è troppo poca per poter pretendere di far qualcosa contro i sintomi del raffreddore. Stesso discorso per echinacea, zinco e aglio: alcune nonne e alcuni ricercatori tendono ad annoverarli nel trattamento di diverse patologie ma quando si tratta di influenza e raffreddore meglio lasciar perdere.

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