Le 6 droghe della felicità: come costringere il corpo a produrle da solo

Il corpo produce ben 6 droghe che regalano felicità più di ogni altra cosa al mondo. Ovviamente non si tratta di sostanze stupefacenti sintetiche, che comportano gravi dipendenze ed effetti collaterali devastanti. Al contrario, si tratta di quanto di più genuino esista in natura. D’altronde il corpo sa bene ciò di cui ha bisogno e sa produrlo da solo, all’occorrenza. La prima droga in questione è la dopamina, principale fonte di euforia. Per far sì che il corpo la produca, può essere utile stilare una lista degli obiettivi da raggiungere. Il passo successivo è facile da indovinare: raggiungere quegli obiettivi! Benefica anche la serotonina, capace di regalare buonumore. Il corpo la produce semplicemente essendo grati per ciò che si ha, sia a livello materiale che dal punto di vista affettivo. Molto conosciuta anche l’ossitocina, l’ormone dell’affetto. Per farne una bella scorta gli esperti consigliano di toccare le persone care, abbracciare gli amici e chiunque faccia battere il cuore per affetto e stima.

Dopamina, Serotonina, Ossitocina, Endorfine, Adrenalina, Gaba

La quarta droga risponde al nome di endorfine. Non c’è benessere senza di loro e godersele non potrebbe essere più facile. Basta ridere, sorridere e, perché no, farsi aiutare da qualche assaggio di cioccolato (o magari da una seduta di shopping). Ottima anche l’adrenalina, scatenata principalmente dall’azione e dalle reazioni. Per dare una scossa alla propria routine occorre abbandonare qualche abitudine e uscire dalla propria comfort zone senza paura. Infine, la droga forse meno conosciuta risponde al nome di gaba. Questa è una potente antistress visto che si tratta del principale responsabile della regolazione dell’eccitabilità neuronale del sistema nervoso. Per approfittarne è sufficiente regalarsi qualche minuto di meditazione quotidiana.

La dieta della dopamina

Lo chef stellato Tom Kerridge era arrivato a pesare 190 chili ma ne ha persi 70 grazie alla dieta della dopamina: ma in che consiste il regime della felicità e perché si dimostra davvero efficace? Il segreto risiede appunto nella dopamina, l’ormone della felicità. Quando viene a mancare è normale sentirsi di cattivo umore e cercare conforto nel cibo. Per stimolare la dopamina si deve ricorrere ad alcuni alimenti che riescono a scomporre un amminoacido chiamato tirosina. Nella lista vanno annoverati formaggi, uova, pesce, frutta (anche quella con il guscio), carne, verdure a foglia scura, spezie, peperoncini (utili per procurare un piacevole senso di appagamento grazie alle endorfine) e cioccolato. Nella lista dei cibi da evitare vanno messi invece pane, pasta, riso e patate. Le ricette da poter realizzare tuttavia non mancano e solitamente sono ricche di proteine, povere di carboidrati e dotate di elevati livelli di tirosina. Una curiosità: i dolci non devono essere banditi, basta sostituire lo zucchero con l’insulina per non dover dire addio a budino e crème brûlé.

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