Il panpepato o pampepato, è un dolce della nostra tradizione, la cui origine se la contengono la città di Terni e di Ferrara. Questo dolce, viene preparato prevalentemente nel periodo natalizio, o come spesso accade, ne esistono davvero numerose varianti che si tramandano di famiglia in famiglia nel corso degli anni. Il panpepato, la cui tradizione lo vede risalire al XV secolo, viene chiamato così perché ricco di spezie, molti sono i modi tramandati per prepararlo.
Mettiamo prima di tutto a bagno l’uvetta per circa 20 minuti, per poi scolarla e strizzarla leggermente. Prendiamo un mixer a nostra disposizione, e tritiamo le nostre mandorle, le noci e le nocciole all’interno. Una volta inserite, aggiungiamo i canditi, tutte le spezie, il pepe e l’uvetta. Prendiamo un contenitore, e sciogliamo il cioccolato a bagnomaria. Una volta fatto questo passaggio, lo uniamo al composto che abbiamo fatto in precedenza, mescolando bene. E’ consigliabile farlo con le mani, per avere un risultato migliore.
Lavoriamo il nostro impasto fino ad ottenere una palla che poi andremo a lavorare. Questa palla che abbiamo creato, ora la dividiamo in due più piccole. Nel nostro caso abbiamo deciso di dividerlo in due ma ovviamente voi siete liberi di ottenere quante parti volete, in base a quanti Panpepati volete ottenere. Una volta fatta questa divisione, inforniamo a 170° per circa 25 minuti.
La cosa interessante di questo dolce, è che il panpepato può essere conservato anche per due settimane, l’importante è conservarlo in scatole di latta per mantenerlo sempre fresco. Il risultato che dovremmo ottenere sarà pressappoco questo:
La ricetta del panpepato è antichissima ma ogni famiglia che lo prepara ha la sua variante. Alcuni aggiungono la noce moscata e i chiodi di garofano nell’impasto mentre a Ferrara, ad esempio, si aggiunge il cioccolato fondente nell’impasto. Non sono rari i casi di pampepati preparati con l’aggiunta di caffè e liquore. In ogni caso, ricordatevi che se vi accorgete di avere un impasto troppo liquido vi basterà aggiungete un cucchiaio di farina e uno di cacao. Non vi consigliamo di tritare la frutta secca in polvere perché il panpepato prevede che rimangano dei pezzi evidenti di mandorle, nocciole e noci. Il miele da preferire è quello liquido. Se ne userete uno troppo compatto rischierete di non ottenere la consistenza richiesta del dolce.
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