Elisa Pardini, 30 giorni per salvarla: perché non ci sono aggiornamenti

Elisa Pardini è la bimba di Pordenone che a soli 3 anni rischia di morire a causa di una terribile leucemia infantile. La pagina Facebook Salviamo Elisa, seguita da oltre 56.000 persone, ha proprio lo scopo di condividere il dolore con il web e di cercare il donatore che potrebbe salvarle la vita. Papà Fabio aveva condiviso un accorato appello durante l’estate, quando le condizioni della piccola si erano aggravate. Poi però il vuoto: nessuna notizia, nessun aggiornamento sulle sue condizioni. Pessime notizie sono però arrivate dagli esperti. I dottori che si stanno occupando della sua salute si erano pronunciati ad ottobre, affermando che in assenza di un donatore perfettamente compatibile alla bambina sarebbero restati solo 50 giorni di vita.

L’appello dal mondo dello spettacolo

Dopo diversi cicli di chemioterapia sperimentale e un trapianto che non si è rivelato sufficiente, la piccola ha come unica speranza quella di trovare il midollo osseo giusto per lei. E non ha molto tempo, a quanto pare. Purtroppo però le speranza non sono molte: esiste solo una possibilità su centomila che questo si verifichi. Molti personaggi noti dello spettacolo, mese dopo mese, hanno rivolto un appello alla sfortunata Elisa: Marco Masini, Paolo Ruffini, Umberto Tozzi, Fausto Leali, Paolo Conte e persino la popstar internazionale Anastacia, solo per citarne alcuni. Il tumore al sangue di Elisa purtroppo è un nemico durissimo da battere. La battaglia della bimba di Pordenone e dei suoi genitori – Fabio e Sabina – non è però ancora finita.

Elisa sta male

Ma perché non ci sono più aggiornamenti, né sulla pagina né sui profili dei diretti interessati? Il padre Fabio ha rotto il silenzio solo per ringraziare e far sentire la sua voce ancora una volta: “Grazie a tutte le persone che mi pensano e mi vogliono bene… Per il momento non posso dare notizie sul mio stato di salute in quanto la situazione rimane molto complessa e delicata… grazie di cuore… (la foto risale a circa un anno fa)”, ha scritto facendo finta di dare voce alla figlia. Ecco quindi spiegato il motivo del silenzio: Elisa sta molto male e le ricerche di un donatore navigano ancora in alto mare. La corsa contro il tempo è iniziata, non resta che incrociare le dita per lei e invitare tutti a sottoporsi a tipizzazione. Anche se non si potrà aiutare Elisa si verrà inseriti in un database e contattati nel momento in cui il proprio midollo potrà salvare la vita di qualcun altro.

Photo credits Facebook

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