Qual è il peso ideale e quanto è importante raggiungerlo? La risposta va presa estremamente sul serio visto che ne va della propria longevità. Un nuovo rapporto pubblicato sul The Lancet, impressionante per la grandezza del campione preso in esame, ha affermato che pesare troppo o troppo poco porta via almeno 4 anni di vita. Insomma, essere in sovrappeso o sottopeso fa male alla salute. I ricercatori hanno scoperto che, a partire dall’età di 40 anni, le persone con un Indice di Massa Corporea sana (IMC) presentano un più basso rischio di morire di malattia, mentre le persone con un indice di massa corporea superiore e inferiore a quello ottimale rischiano di avere vite più brevi. Un prezzo molto alto da pagare per qualche stravizio in più o in meno.
Lo studio sul livello di peso ottimale, pubblicato appunto su Lancet Diabetes and Endocrinology, ha mostrato che l’aspettativa di vita per uomini e donne obesi era rispettivamente inferiore di 4,2 e 3,5 anni. A far scattare completamente l’allarme sono anche le affermazioni dell’autore del sopracitato rapporto, ovvero il dott. Krishnan Bhaskaran: “Per la maggior parte delle cause di morte abbiamo scoperto che esisteva un livello di BMI ottimale, con rischio di morte in aumento sia al di sotto che al di sopra di tale livello. Per la maggior parte delle cause di morte, maggiore è la differenza di peso, maggiore è l’associazione che abbiamo osservato con il rischio di mortalità”, ha dichiarato. Per potersi considerare sano, il livello di IMC dev’essere compreso tra 18,5 a 25. Ma come si calcola? In poche parole bisogna dividere il peso di un adulto per il quadrato della sua altezza.
Capire se si è obesi o in sovrappeso e, nel caso di risposta affermativa, a quale livello, è semplice ed immediato. Basta misurare il proprio indice di massa corporea (ovvero il BMI, Body Max Index), dividendo il proprio peso per la propria altezza al quadrato. Se si pesa 55 chili e si è alti 1,60, il calcolo da fare sarà: 85 / 1,60 x 1,60, ovvero 85 / 2,56, con risultato 21,48. Questo numero è il proprio BMI, che assume un significato se rapportato ai dati di riferimento:
Una ricerca sugli over 50 ha delineato un quadro poco idilliaco in merito al loro grado di soddisfazione. 1 su 3 vive una vita assolutamente sedentaria. 9 su 10 non sono in grado di portare avanti una dieta equilibrata. 1 su 2 non si dice soddisfatto del proprio stato di salute. Se è plausibile che la vita comincia a 50 anni – come proclamato da un celebre detto popolare – è altrettanto plausibile che esistono 3 fattori che regalano la felicità una volta raggiunta quell’età. Gli esperti non ne fanno un segreto e rivelano le 3 regole d’oro per vivere felici e in forma anche dopo aver spento le fatidiche 50 candeline: sport, dieta e niente fumo.
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