Salmonella nelle uova fresche. Questa la segnalazione che ha fatto scattare l’allarme in tutt’Italia. Trattandosi di un prodotto di uso comune molto diffuso, i commercianti sono stati immediatamente allertati al fine di correre ai ripari e proteggere i consumatori da ogni tipo di pericolo. A questo scopo il Ministero della salute ha diramato tre avvisi di richiamo dovuti proprio alla possibile presenza di Salmonella Enteriditis in alcuni lotti di uova fresche da allevamento a terra appartenenti a due marchi differenti della medesima azienda agricola. Questo ritiro ‘per rischio microbiologico’ riguarda le uova fresche prodotte da Avicola Sagittario di Galante & C., provenienti dallo stabilimento di Bugnara, in provincia dell’Aquila. I due marchi commercializzati sono Galantuomo e Avicola Sagittario. Come accade sempre in questi casi, qualora i prodotti siano stati già acquistati, i prodotti devono essere riportati nei punti vendita di acquisto. La raccomandazione arriva direttamente dal Ministero della Salute, il quale desidera evitare intolleranze alimentari o problemi di salute anche più gravi.
Ma ecco i lotti ritirati dal commercio:
Dopo una cena al ristorante due donne sono state ricoverate per un’intossicazione alimentare. Analisi più approfondite hanno lasciato poco spazio ai dubbi: il malore è stato causato dalla salmonella contratta proprio nel ristorante. È successo a Terni, dove le autorità sanitarie competenti hanno già cominciato ad analizzare il cibo consumato dalle clienti. È così che è stato scoperta la contaminazione di alcune uova, prontamente ritirare dal mercato. Per la precisione sono stati coinvolti dal provvedimento diversi lotti di uova fresche della ditta Ovo Fucens per rischio microbiologico. L’Aosp Terni ha fatto sapere che “l’infezione da salmonella a breve potrà essere verosimilmente confermata” e ha aggiunto anche che “le pazienti sono sotto trattamento antibiotico, le condizioni cliniche stanno migliorando anche se i sintomi legati alla tossinfezione non sono completamente risolti. Come da procedura è già stata fatta segnalazione del caso alla Azienda sanitaria”.
Dopo lo scandalo delle uova positive al Fipronil nuova bufera su questo alimento di uso comune: stavolta la contaminazione è stata fatta dal Lasalocid, un antibiotico trovato anche dove sarebbe vietato. Pawel Niemczuk, capo del servizio veterinario della Polonia, ha risposto alle segnalazioni ammettendo che in effetti è stato commesso un errore: alle galline ovaiole è stato somministrato il mangime destinato ai polli da ingrasso, settore che invece ne fa (purtroppo) largo uso. Solo in Germania si parla di oltre 73.000 uova ritirate dai supermercati ma la portata dello scandalo potrebbe essere molto più ampia. Belgio, Polonia e Olanda potrebbero esserne coinvolte visto che le uova sono state già vendute ed esportate. Non è da escludere che i prodotti contaminati siano arrivati anche in Italia.
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