Si chiama paralisi da sonno ed è uno spaventoso fenomeno che può colpire qualsiasi soggetto dormiente. In realtà non si tratta di nulla di preoccupante, solo un episodio benigno che però provoca solitamente un grosso spavento. La sensazione, infatti, è la momentanea incapacità di muoversi, di parlare, di aprire gli occhi e di respirare. Il senso di soffocamento non è accompagnato da alcun deficit respiratorio o oculare. Eppure, come può confermare chiunque ne sia stato colpito almeno una volta nella vita, l’inabilità è evidente. Gli episodi non durano molto, da pochi secondi a qualche minuto. Essi terminano in modo spontaneo o, in alternativa, grazie ad una stimolazione esterna (quale ad esempio il tocco di un’altra persona). La paralisi è accompagnata da una sensazione di paura ed ansia ma non sono escluse neanche eventuali allucinazioni multisensoriali.
Cause e conseguenze
La causa principale non è una sola. Il fenomeno viene facilitato da diversi fattori quali l’alterazione del regolare ritmo del sonno, una particolare fatica fisica o mentale, l’assunzione di caffeina e alcolici. La fascia d’età più a rischio è quella degli studenti e dei pazienti psichiatrici, nonostante non è da escludere una componente genetica. Il momento in cui tende a verificarsi la paralisi è quella che precede il risveglio, quando si è sospesi tra la veglia e il sonno. Il soggetto, tuttavia, ha la sensazione di essere completamente sveglio. Può capitare che una paziente vada dal dottore per trattare la paralisi da sonno. Anche quando la diagnosi viene confermata, tuttavia, non viene quasi mai trattata. In altre parole, il paziente deve imparare a conviverci. La cosa diventa molto più facile quando si viene rassicurati sulla natura benigna del fenomeno. Ovviamente lavorare sulla propria igiene del sonno, sull’alcol e sulla caffeina (da non assumere la sera) prevengono gli episodi. Anche evitare la posizione supina ha effetti positivi. La leggenda popolare dice che tutto ciò è causato dalle anime malevoli dei defunti che si posano sul petto del povero malcapitato di turno, ma niente paura: ovviamente si tratta solo di fantasia.
Dormire nudi: 5 buoni motivi per farlo
Dormire nudi vi incuriosisce? La cosa può diventare interessante considerando che non si tratta solamente di una pratica sexy (non a caso, Belen Rodriguez lo fa spesso). I benefici per il corpo sono molto più profondi e, volendo riassumerli, possono essere catalogati in 5 interessantissimi aspetti. Prima di tutto si regola la temperatura corporea: dormire nudi impedisce al corpo di accaldarsi troppo. L’ormone del sonno, la melatonina, viene rilasciato in modo naturale. Benefici anche per il cortisolo, cioè l’ormone dello stress: il caldo gli fa raggiungere il suo apice, rischiando di influenzare negativamente il sonno. Migliora anche l’organismo in generale: dormendo nudi il sangue circola meglio. Infine, anche la vita di coppia subisce un contraccolpo positivo: via libera all’ossitocina, ormone sessuale per eccellenza. Se il partner è nudo a letto possono accaderne delle belle poiché si dorme meglio e si finisce con l’essere più felici in generale.
Evitare i dolori al risveglio
A volte ci si può svegliare più stanchi e doloranti di quando ci si è coricati. Colpa di una posizione errata, con ogni probabilità. Qualche consiglio tuttavia può limitare il problema. Per il mal di schiena bisogna mettere un cuscino sotto le ginocchia, per il dolore al collo è meglio dormire sul fianco ma senza cuscino, in caso di bruciore di stomaco può essere utile mettersi sul lato sinistro con un cuscino ortopedico. C’è una soluzione comoda anche per la pesantezza ai piedi: perché non provare con un cuscino posto all’altezza dei polpacci? Con il raffreddore e il naso che cola meglio dormire a pancia in su con diversi cuscini sotto alla testa. In caso di pressione alta, meglio evitare di rannicchiarsi. Il consiglio è quello di stendersi sulla pancia godendosi un bel cuscino morbido. Per il mal di testa, infine, ci si può mettere sulla schiena circondandosi di molti cuscini.
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