Parrucchiera nota un punto calvo in testa: la causa è gravissima

Una parrucchiera nota un punto completamente calvo sulla cute della sua cliente e non trattiene lo stupore. Nel comunicarle l’assenza di capelli in quella zona, grande più o meno come una monetina, le salva la vita. La donna infatti è andata a farsi fare una biopsia del cuoio capelluto. Così, ha ricevuto la più terribile delle diagnosi: si trattava di un cancro al seno nella fase più avanzata. Una scansione più completa del corpo ha mostrato che in effetti le metastasi si erano ormai diffuse. A raccontare la vicenda alla tv locale WSYM Tv è la signora Patty Bolle, una donna del Michigan. Il cancro era già arrivato 13 anni prima ma lei credeva di esserne uscita grazie a chemio, radioterapia e una successiva operazione. Essendo trascorsi più di 5 anni, Patty si riteneva al sicuro. La recidiva però si è presentata lo stesso.

Per fortuna quel giorno si è recata dalla sua parrucchiera di fiducia per tagliarsi i capelli ed ha potuto rendersi conto di ciò che stava accadendo nel suo corpo. Due innegabili fortune. La prima è stata la scrupolosità della parrucchiera, che ha guardato attentamente la sua cute. La seconda è stata la naturale solerzia del corpo, sempre pronto a dare segnali chiari di cosa sta succedendo in quel momento. Patty sa che la battaglia sarà dura ma grazie alla diagnosi può cercare di combattere. La donna sta assumendo un farmaco che colpisce le cellule tumorali e si è detta ottimista. D’altronde i nuovi medicinali in circolazione possono tenere sotto controllo la situazione per molti anni. Così, Patty può contare su del tempo che senza la parrucchiera Nikki non avrebbe avuto. Gli esperti tuttavia sottolineano la rarità del fatto. Le manifestazioni di cancro al seno metastatico di solito colpiscono ossa, fegato, polmoni e cervello. È raro che arrivino a testa e collo.

Il fumetto Triplo Guaio

Isabella Di Leo ha atteso 6 mesi per ricevere la diagnosi di carcinoma mammario triplo negativo ad uno stadio avanzato e con una rapida proliferazione in corso. Oltre a curarsi, la ventinovenne ha deciso di affrontare la malattia realizzando uno dei suoi sogni. Così, ha creato un fumetto dedicato al tumore: Triplo Guaio. Il protagonista è proprio il cancro e, ovviamente, è un antieroe negativo, bugiardo e subdolo. Isabella però può parlare con lui e confrontarsi. La malattia ha persino un nome: è QBM, acronimo di ‘Quel brutto male’. Il progetto è diventato pubblico (basta visitare il sito triploguaio.it per leggere i vari episodi) e per lei è stato bellissimo leggere su Facebook di donne che si identificavano in quei disegni. “Una risata non può certo curare la malattia, ma innegabilmente permette di affrontarla con più serenità e coraggio”, ha detto l’ispirata Isabella più che mai decisa a proseguire con le sue strip.

Car-T, prime terapie cellulari contro il tumore

Le Car-T sono le prime terapie cellulari contro il tumore. Si tratta di due farmaci che hanno la capacità di modificare geneticamente le cellule T dei pazienti: il primo è il tisagenlecleucel, rivolto principalmente al trattamento della leucemia linfoblastica acuta a cellule B e il linfoma diffuso a grandi cellule B, mentre il secondo è l’axicabtagene ciloleucel, anch’esso specifico per i pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B e con linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B. Via libera in Europa, dopo l’ok dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e del Comitato per i medicinali per uso umano.

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