Acqua minerale ritirata dalla vendita a causa della presenza di quantità pericolose di tetracloroetilene, un solvente altamente tossico. L’allarme è scattato in tutta Italia ed ha riguardato alcune bottiglie di Acqua Fonte Itala effervescente. L’ordine è partito dal Ministero della Salute in seguito ad alcuni controlli che non hanno dato esito positivo. Le quantità di tetracloroetilene, infatti, erano superiori a quanto consentito dalla legge. Come riportato anche da ilfattoalimentare.it, l’acqua dei lotti coinvolti dal provvedimento viene venduta in bottiglie Pet da 1,5 litri. I lotti interessati sono i seguenti: L110918, L120918, L130918 e L150918 con termine minimo di conservazione 09/2019. Per fornire altri dettagli, si consideri che l’acqua è stata imbottigliata presso lo stabilimento di contrada La Francesca, ad Atella (in provincia di Potenza). Il ministero ovviamente ha invitato a non consumare il prodotto per nessun motivo. Ecco perché si consiglia di controllare bene le bottiglie che si conservano in casa e quelle che vengono prese dal supermercato di volta in volta.
Come accade sempre in questi casi, le bottiglie che appartengono ai lotti sopracitati vanno riportate ai punti vendita presso i quali sono state acquistate oppure scartate nei rifiuti ed eliminate. Il tetracloroetilene che ha causato il problema appartiene alla famiglia degli alogenuri ed è un solvente altamente tossico. In passato, negli anni ’80, veniva usato per l’estrazione di oli vegetali da piante quali la soia, il cocco e la palma ma anche per la decaffeinazione. In caso di assunzione, il solvente viene assorbito rapidamente dal tratto gastrointestinale e riesce a distribuirsi nel fegato, nel rene, nel sistema nervoso centrale e nei tessuti adiposi. Le conseguenze più comuni sono: depressione del sistema nervoso centrale, danni al fegato e ai reni, maggiore incidenza della leucemia. L’invito è quello di controllare ogni bottiglia e agire di conseguenza, in modo coscienzioso.
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