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Salute

Malattia di Chagas: i sintomi dopo il bacio dell’insetto

La malattia di Chagas, originaria dell’America del Sud, è sbarcata in Italia: cause e sintomi della patologia che causa problemi cardiaci e persino il decesso.

Il bacio di un insetto, nemmeno troppo grazioso in realtà, sta generando allarme e preoccupazione in tutto il mondo per le conseguenze che porta con sé. Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità registra ogni anno circa 10 mila decessi per la malattia di Chagas, ovvero la patologia causata proprio da quell’insetto (si confronti l’immagine in alto). Ad esserne infettati sono oltre 8 milioni di persone, molte delle quali tuttavia nemmeno se ne accorgono. La prima fase immediatamente dopo il contagio, infatti, è silente e amplifica i rischi proprio perché non dà modo di correre ai ripari.

La colpevole di tutto ciò è una cimice triatomina originaria del Sud America. La sua presenza in Europa è molto più ridotta ma non per questo mette al riparo dai pericoli. In Italia infatti i numeri sono in aumento e stanno sollecitando la creazione di piani di prevenzione capaci di contrastare la diffusione della malattia. I primi sintomi a manifestarsi sono così generici da poter essere scambiati per tutt’altro: malessere, edema oculare, congiuntivite e febbre (solo nel 5-10 per cento dei casi).

Le cose cambiano nella fase cronica, quando fanno la loro comparsa disturbi all’esofago (detta acalasia), al colon o all’intestino, dolori addominali e stitichezza. Nel 10 per cento dei malati la malattia di Chagas colpisce il sistema neurologico o l’apparato digerente, ma la situazione diventa davvero preoccupante quanto si presentano sintomi che interessano il sistema nervoso e il cuore: aritmie, calo della frequenza cardiaca e dilatazione del cuore rientrano tra le conseguenze più dure da affrontare (ciò avviene nel 30 per cento dei casi). Se il contagio è avvenuto da poco è sufficiente ricorrere a qualche antiparassitario. Nelle fasi successive, invece, diventa più difficile guarire. Non curato, il paziente cronico può andare incontro anche a morte improvvisa.

Photo credits Facebook

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei
Tags: insetti

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