Il periodo della gravidanza è bello ma delicato per ogni donna: 8 cose che non bisogna proprio dirle per rispettare il galateo ma soprattutto il buonsenso.
Come comportarsi con una donna incinta per non fare gaffe e per non urtare la sensibilità della futura mamma? L’ostetrica Zita West, autrice di diversi libri dedicati all’argomento, ha stilato una lista con gli 8 argomenti che bisognerebbe proprio lasciar perdere. Più che galateo, che di certo vuole la sua parte, si tratta di buonsenso e sensibilità.
I 9 mesi della gravidanza, infatti, rappresentano un momento meraviglioso ma complesso per la donna, la quale deve fare i conti con una vera e propria rivoluzione. Il corpo cambia e la propria vita si prepara ad uno scossone cui bisogna farsi trovare preparati. Per dare il proprio piccolo contribuito, quindi, meglio evitare di commettere alcuni errori:
- Non toccare il pancione: è il primo gesto che si tende a fare ma l’esperta consiglia di non invadere lo spazio della futura mamma. Sarebbe meglio chiedere e attendere che sia lei a dare il via libera, solo se e quando desidera che la sua pancia sia toccata. Non bisogna offendersi, ovviamente, se la risposta è un secco ‘no’.
- Non dire che è sempre più grossa: il rapporto con lo specchio può essere complesso, di conseguenza è meglio distogliere l’attenzione dalle dimensioni del suo corpo per non farle sorgere dubbi o complessi che possono ferire la sua autostima.
- Non dire che non è abbastanza grossa: anche l’esatto contrario, tuttavia, va evitato! La donna incinta potrebbe farsi cogliere da un dubbio: “Il mio bambino starà crescendo bene?”, generando allarmismi che si rivelano inutili nella maggior parte delle occasioni.
- Non raccontare esperienze terrificanti sul parto: non gioverà alla causa raccontare di quell’amica che ha avuto un travaglio di 30 ore né di quella con parto podalico né di quell’altra che ha dovuto affrontare un cesareo d’emergenza…
- Non trattarla come se fosse malata: la gravidanza non è affatto una patologia da curare e la donna non va tenuta sotto una campana di cristallo. Va bene coccolarla e non farle correre inutili pericoli, ma dev’essere lei a decidere se vuole compiere o meno un piccolo sforzo (lasciandosi sempre guidare dal senso di responsbilità, questo è ovvio).
- Non chiedere se ha scelto un nome: spesso la donna incinta si sente giudicata se non ha già pensato ad un nome per il suo piccolo. Meglio evitare l’argomento e lasciarla libera, sarà lei a comunicare a tempo debito come si chiamerà il nascituro.
- Non avere reazioni eccessive quando lei fa il lieto annuncio: dubitare dell’istinto materno di una donna incinta è palesemente un atto irrispettoso e indelicato. Lei infatti potrà essere una buona mamma a prescindere da ambizioni lavorative o abitudini che potevano caratterizzarla in precedenza e che potranno comunque essere conciliate anche dopo, se lo desidera.
- Vietato congratularsi sui social media: la futura mamma potrebbe non voler dire a tutti che è incinta o potrebbero esserci delle persone che ancora devono ricevere la notizia… di persona.
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